26 giu – Sale la tensione in Egitto dove stasera è esplosa la violenza tra manifestanti pro e contro Morsi a Mansoura, città a nord del Cairo, lasciando sul terreno due morti e centinaia di feriti.
Alla vigilia delle mega manifestazioni di domenica – convocate per chiedere le dimissioni del presidente ad un anno esatto dal suo insediamento – Morsi è chiamato a disinnescare la mina di un confronto sempre più duro con i suoi oppositori, guidati dal movimento Tamarod (Ribelli), che da oltre un mese raccoglie firme per chiedere la sua fuoriuscita.
E mentre si allungano a dismisura le file per fare il pieno di benzina e cresce la frustrazione di una popolazione provata da oltre due anni di difficile transizione, sullo sfondo resta l’incognita dell’esercito, che da questa mattina si è già dispiegato in tutto il Paese per mettere in sicurezza le installazioni vitali. Sui tank, schierati anche davanti banche, consolati e chiese, la scritta «a protezione dei cittadini». Mentre elicotteri Apache hanno sorvolato Alessandria, città negli ultimi mesi spesso teatro di violenti scontri fra fazioni opposte.
Due giorni fa d’altra parte il ministro della Difesa e capo delle Forze Armate Abdel Fattah el Sissi aveva messo in guardia che l’esercito non starà a guardare mentre il Paese precipita in un conflitto incontrollabile. la stampa