25 giu – Correva l’anno 1999 e Romano Prodi (dipendente della multinazionale mafiosa Goldman Sachs ed affiliato all’organizzazione segreta Bilderberg Group) dichiarava urbi et orbi, a reti unificate: «Con l’euro lavoreremo un giorno in meno, guadagnando come se lavorassimo un giorno in più». E così promettendo, pur di favorire i suoi padroni anglo-americani, ingannò e danneggiò il popolo italiano, non più sovrano.
Prodi e il il factotum dell’Iri (regalò per un piatto di lenticchie l’Italsider al clan Riva invece di avviare una doverosa bonifica di Taranto da parte dello Stato). Al prof già chiamato “mortadella”, assurto alle cronache nel 1978 per la seduta spiritica su Moro, è scappato un lapsus significativo: «La Germania grazie all’Euro è la nazione di gran lunga più potente d’Europa».
Anche al suo collega Monti Mario (dipendente Goldman Sachs & Moody’s, già presidente della Commissione Trilaterale d’Europa: un’associazione massonica) è sfuggita una battuta rivelatoria: «L’euro è il più riuscito prodotto di esportazione della Germania».
Se vedi chi apparentemente detiene il potere, vuol dire che a comandare non è proprio lui. Si chiama: criptocrazia: il governo degli invisibili. Di chi si tratta? Semplice: banche internazionali e multinazionali del crimine organizzato sovranazionale.
Nel 1994, dopo l’incontro del Britannia nel ’92, la strage di Capaci e di via D’Amelio, dopo l’eliminazione di Falcone e Borsellino che avevano capito la posta in gioco (altro che trattativa Stato & Mafia, era in atto la spartizione delle ricchezze italiane) nel 1994, l’Eni viene privatizzata.
Registi dell’operazione? Jp Morgan, Goldman Sachs, eccetera…
Chiedete a Ciampi, Amato e Mario Draghi, dipendente della Goldman Sachs, da lui stesso impunemente favorita.
di Gianni Lannes
Prodi? Mai stimato!
E’ sempre stato sopravvalutato sia come intelligenza che come acume politico.
Ma la sua faccia lo ha sempre smentito.