22 giu. – “L’Italia non e’ un Paese razzista. E’ un Paese in cui accadono episodi di razzismo. Sono due cose molto diverse”. In un’intervista al ‘Corriere della Sera’, il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge, risponde all’Herald Tribune che ieri le ha dedicato un articolo parlando di Italia razzista. Per Kyenge, da giorni nel mirino di insulti razzisti, quella dell’Italia e’ “un’emergenza culturale”. E spiega: “Altri Paesi europei hanno una lunga storia prima di colonialismo, poi di immigrazione; rispetto a loro l’Italia non ha ancora elaborato una cultura dell’immigrazione e della societa’ multietnica. Qui il fenomeno e’ stato diverso, molto veloce. Ma non c’e’ dubbio che nella cultura italiana ci sia l’accoglienza. E nell’anima italiana c’e’ quel calore che altrove manca”.
Il ministro racconta la sua esperienza di immigrata, dalla facolta’ di Medicina della Cattolica di Roma alla decisione di vivere a Modena dove, racconta, “ho trovato ospitalita’ e anche organizzazione” ma ha anche subito un’aggressione da un commerciante non credeva fosse una candidata per il Pd in una circoscrizione di Modena. Insiste Kyenge: “Io paura non ne ho. Certo non sono rimasta indifferente. Quelli che mi hanno insultata credevano di offendere me; in realta’ hanno offeso l’umanita’ intera.
Qualunque persona che rifiuta il razzismo dovrebbe sentirsi chiamata in causa”. Per Kynge “non e’ una questione politica, tanto meno partitica. E’ un’emergenza culturale, cui dobbiamo rispondere con l’educazione, con una campagna di informazione, con il lavoro nelle scuole. Anche i media devono capire che il linguaggio e’ importante. C’e’ troppa disinvoltura nel modo in cui si usano le parole e gli stereotipi. C’e’ una violenza cui io intendo rispondere con il massimo di non violenza”.
E sul fronte dell’integrazione osserva: “In Europa sono stati commessi molti errori, non c’e’ un sistema perfetto da copiare. Ma io penso che voler assimilare gli immigrati sia uno sbaglio, una mancanza di rispetto verso la persona. Mi interessa di piu’ l’approccio multiculturale, che nei Paesi anglosassoni e’ stato applicato pure con l’affirmative action”.
I fischi a Balotelli? “Lo fischiano per lo stesso motivo per cui insultano me: perche’ siamo degli apripista – conclude – lui il primo centravanti nero della nazionale, io la prima ministra nera. Tentano di indebolirci, ma non ci riusciranno”.(AGI) .
non c’e’ un modello europeo da copiare perche’ tutti i modelli, cioe’ tutti i paesi che hanno puntato sull’immigrazione e sull’integrazione, se ne sono pentiti amaramante, come inghilterra e francia per esempio….quindi indicare un qualunque paese in cui un immigrazione di massa c’e’ stata non sarebbe altro che un autogol storico.
L’Italia non è la Francia, nè l’Uk, che hanno secoli di colonialismo ed una popolazione mista di conseguenza. In Italia si sta, da anni, provocando una immissione artificiale, forzata, e, dal 2002, a ritmo superaccelerato..di allogeni, che NIENTE hanno a che fare con noi e con la nostra cultura, valori, tradizioni.
A parte i padroni che li sfruttano, le associazioni, onlus, caritas ecc..che ci campano..e i politici che li vogliono per i voti..o le banche che si arricchiscono coi money transfers..GLI IMMIGRATI NON CI SERVONO. Non cosi in massa, a milioni. Sottraggono aiuti agli italiani indigenti, che non accedono più a fondi ed interventi che erano riservati ai più poveri di noi, ormai tutti dirottati sugli stranieri. Sottraggono lavoro, proponendosi a paghe e condizioni inaccettabili per un italiano. I tantissimi che non lavorano, si danno ad attività illegali, abusive, al crimine.
La Kyenge non conosce l’Italia. Eè una raccomandata, prima dalla Chiesa che nel suo paese le ha fatto avere una borsa di studio alla Cattolica..e poi dal Pds, Ds, Pd, e dal sindacato dell’Emilia.Deve la sua carriera a suo marito e al Pd locale. Non sa niente della povertà, della disperazione, perchè non l’ha mai provata un giorno in vita sua. Eè la figlia del capovillaggio, nella regione dei diamanti del Congo, non una che moriva di fame. Non me la prendo con lei..ma con chi ha voluto un Ministero CONTRO GLI ITALIANi.
Avremo il diritto di non auspicare una società multietnica ? O no ?
Parlano di cultura e di diritti e provengono da paesi in cui se ti fai il segno della croce ti squartano ! Questa sgradevole nera ministra compresa !
Non mi importa di chi e’ la colpa
L’ importante e’ che anche lei ci sia arrivata a capite che la sua integrazione forzata e’ fallita, se ne faccia una ragione e non rompa piu’ 🙁
Da anni non sentivamo parlare di razzismo in questi termini, adesso la Kyenge, con i suoi “complessi” e con l’autorità che qualche “stupido” le ha conferito (mera proaganda elettorale), ci bonbarda quotidianamente con qualche storia “colorata”….
Bisogna dire a questa pseudo ministra, disintegrata ed ignorante, che non è paragonabile un centravanti ad un “Ministro della Repubblica” e che siamo stanchi di sentire le sue continue stupidagini e lamentele, si faccia vedere da un bravo psicologo, forse guarisce da questi suoi complessi di inferiorità e ci lascia in pace!!!
Altri Paesi che hanno creduto nel multiculturalismo (GB,Francia,Paesi,Paesi scandinavia, Germania, Belgio,ecc) adesso stanno in mezzo a grossi guai, cara Kyenge! VOI tentate di distruggere l’Europa, ma non ci riuscirete!
A noi italiani non interessano le integrazioni con gli islamici che scorazzano per le strade a picconare gli italiani o come a londa e parigi a tagliare le teste di noi occidentali, lei e congolese, non potrà mai capire una cultura millenaria come quella italiana che ha dato il seme alla democrazia e civile col diritto romano, lei viene da una nazione dove camminare con macete e se del caso tagliare teste, non lei non saprà mai integrarsi visto tutte le offese che butta su di noi italiani.
Balotelli non fa male a nessuno e l’hanno fischiato perché apparteneva alla squadra avversaria vincente. Sono cose che non dovrebbero succedere ma nello Sport succedono non perché ce l’abbiano con lui o altri di colore. Come la juve contro il Napoli ne Hanno dette sui napoletani cariossima Kyenge. Ma lasciamo perdere è parlare al vento.
L’ Italia non è una nazione razzista, è lei che con le sue idee e dichiarazioni la sta rendendo tale
Ho pensato la stessissima cosa…..è lei che con le sue affermazioni (tra l’altro razziste nei ns. confronti) che ci sta mettendo contro l’extracomunitario.
Noi sig.kyenge proveniamo da una democrazia, nessu diktat può piegarci, non siamo fieri della ns. cultura,
a me non sembra proprio che la signora abbia commentato come voi fate credere
Ma questa pensa di essere l’intera umanità…. forse non ha capito che gli insulti se li tira addosso non perchè è di colore, ma per quanto è arrogante maleducata e soprattutto per l’odio che nutre per gli italiani, che non perde occasione di denigrare…. ma forse non pensa che è lei che ha scelto di venire qui…noi non l’abbiamo di certo chiamata… quindi se non ti piacciamo cara…. A CASA!!!!!
secondo me la signora sofre di qualche disagio mentale, qualche mania di persecuzione.
Chi ha stabilito che l’Italia ha un’emergenza culturale? Chi ha stabilito che gli italiani vogliono una società multietnica? Chi ha stabilito che gli italiani vogliano l’integrazione con altre culture? Si continua a gracchiare di queste cose come se fosse assodato e fuori discussione che l’Italia “debba” accettare tutto questo. Kyenge, fai attenzione a chi entra in pista.