21 giu – Un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari e’ stata eseguita dalla Guardia di finanza del nucleo di polizia tributaria di Napoli. Il provvedimento e’ stato emesso dal gip presso il Tribunale di Napoli su richiesta del pm della Procura-sezione reati contro la pubblica amministrazione guidata dal procuratore aggiunto Francesco Greco. Sono stati condotti agli arresti domiciliari l’attuale direttore marketing della Mostra d’Oltremare Spa, la sua compagna e il fratello di lei.
G li indagati sono accusati di associazione a delinquere, peculato, induzione indebita, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Tra le ipotesi delittuose contestate agli indagati c’e’ quella di avere costituito da anni una vera e propria associazione per delinquere finalizzata “a drenare illecitamente risorse della Mostra d’Oltremare Spa a vantaggio dei componenti del sodalizio criminale attraverso il ricorso ad aziende compiacenti o societa’ ad essi direttamente riconducibili” spiegano in Procura. La Mostra d’Oltremare Spa e’ una societa’ interamente a capitale pubblico partecipata della Regione Campania, del Comune, della Provincia e della Camera di Commercio.
L’attivita’ investigativa ha avuto inizio nel 2011 ad opera dei finanzieri del Gruppo Tutela Spesa Pubblica ed e’ stata coordinata dai magistrati della Procura. Gli inquirenti hanno “fatto emergere una lunga serie di reati, posti in essere, in forma associativa a partire dal 2003, dai tre soggetti oggi tratti in arresto, caratterizzati da condotte dirette, secondo l’ipotesi accusatoria, a veicolare commesse concernenti servizi di ideazione grafica, stampa ed advertising di eventi di rilievo svoltisi presso la Mostra d’Oltremare, tra i quali, ‘Fiera della casa’, ‘Parchinmostra’, ‘Nauticsud’ e ‘Accampamento della Pace'” spiegano gli inquirenti.
In particolare tutto cio’ sarebbe stato possibile grazie al contributo che si ritiene illecito fornito dal direttore marketing della Mostra, che, “violando i doveri derivanti dalla sua funzione di pubblico ufficiale -spiega il pm- ha nel tempo assicurato alla sua compagna e al fratello della stessa cospicui vantaggi economici concessi all’esecuzione dei servizi-forniture rese all’ente”.
Le Fiamme gialle hanno fatto uso di intercettazioni telefoniche, eseguito accertamenti bancari e ascoltato testimoni. Grazie a questa attivita’ investigativa e’ stato possibile ricostruire un grave quadro indiziario da cui emerge che nel perseguire il proprio intento di favorire gli interessi economici del sodalizio criminale, il direttore marketing “forte del ruolo svolto in seno alla Mostra si era spinto perfino ad imporre agli organizzatori di noti eventi fieristici il ricorso ai servizi resi dalle aziende riconducibili alla compagna”.