Roma, 21 giu. Sono oltre 520mila i lavoratori in cassa integrazione a zero ore da inizio anno, frutto di circa 460 milioni di ore messe a segno nei primi cinque mesi, con pesanti riflessi in busta paga per i lavoratori coinvolti: una perdita secca di reddito per 1,7 miliardi pari a una riduzione del salario di circa 3.300 euro, al netto delle tasse, per ogni singolo lavoratore. Questi i nuovi numeri del rapporto di maggio dell’osservatorio Cig della Cgil diffusi alla vigilia della manifestazione unitaria ‘Lavoro è Democrazia’, in programma domani a Roma.
Numeri che, osserva il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada, “ci confermano per l’ennesima volta come il trend ci porti inesorabilmente, anche per il 2013, al miliardo di ore di cassa integrazione, che si sommeranno alle 4,4 mld di ore messe a segno negli ultimi cinque anni”. Per la dirigente sindacale, “sono numeri spaventosi e segno dello stato di crisi profondissima in cui versa il sistema produttivo e i pesanti riflessi sulle condizioni di centinaia di migliaia di lavoratrici e di lavoratori. Servono risposte urgenti: il lavoro è la vera emergenza, quello da salvaguardare e quello da creare, e da qui bisogna partire, come dimostreremo domani in piazza a Roma con Cisl e Uil per la manifestazione ‘Lavoro è Democrazia’”.A maggio sono in attesa di rinnovo 52 accordi (15 appartenenti nella Pa) relativi a circa 6,7 milioni di dipendenti (2,9 mln nel pubblico). Lo ha comunicato l’Istat.
Alla fine di maggio la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 52,3% nel totale dell’economia e del 38,4% nel settore privato. A maggio, i mesi di attesa per i lavoratori con il contratto scaduto sono in media 24,1, in diminuzione rispetto a maggio 2012 (30,3). L’attesa media calcolata sul totale dei dipendenti è di 12,6 mesi, in crescita rispetto a un anno prima (8,9).
Si pensa ai cassintegrati,che bene o male lo stipendio lo hanno ugualmente anche se decurtato. Ma ai tanti lavoratori,senza indennità di disoccupazione,costretti a elemosinare per sopravvivere??
ma poi gli stessi sindacati rilancialo la litania che gli immigrati sono una risorsa e si dicono a favore della globalizzazione.
Ipocriti
Anche avere politici con gli stipendi che sappiamo.