20 giu – Nulla di fatto al G8 tra Putin e Obama sulla Siria. “Le nostre posizioni non coincidono” ha detto il presidente russo che ha spiegato di essere contrario a una “no fly zone” o a interventi che rischiano di produrre disastri simili alla Libia, finita nelle mani di Al Qaida.
Lo schiaffo più sonoro, però, Putin lo ha tirato al premier inglese Cameron che, davanti alle TV, spiegava al russo quanto fosse giusti fornire armi ai famigerati ribelli siriani. Putin, presa la parola, lo ha fulminato:
“Io penso – ha detto il leader russo – che noi non dobbiamo aiutare coloro che uccidono i nemici, li squartano e ne mangiano gli organi. Tutto questo è filmato, ci sono le prove”. (Siria shock)
Siria: Ribelle mangia il cuore di un soldato dell’esercito siriano
“Voi volete fornire le armi a questo tipo di persone?” ha chiesto Putin ad un imbarazzatissimo Cameron.
“In questo caso – ha aggiunto- fareste una cosa che non alcuna relazione con i valori umanitari che l’Europa ha professato per secoli. Noi russi non possiamo fare una cosa del genere”.
Cameron, affondato, ha cercato di dire che i ribelli avrebbero “promesso” di rispettare le minoranze, compresa quella cristiana.
Tutto falso, naturalmente, come confermano i quotidiani appelli dei vescovi siriani che parlano di violenze inaudite e di una vera e propria caccia al cristiano. mattinonline.ch
bravo putin
Il regime di Assad è quello che è ma i ribelli sono molto peggio ,le “democrazie”occidentali in coma non lo vogliono capire