20 giu – Pausa pranzo con cinghiate. Fra i tavolini di uno dei bar che si affacciano su corso Vannucci, affollato di turisti, studenti, impiegati e professionisti a pranzo e a passeggio. Una improvvisa lite fra balordi che sarebbe potuta finire molto male se non fosse stato per l’immediato intervento dell’assessore regionale Stefano Vinti e della polizia subito avvertita
Da quanto si apprende, intorno alle 14,30 di oggi (giovedì) all’altezza dei tavolini di uno dei bar che si affacciano su corso Vannucci, cinque persone vengono a contatto. I toni della discussione si alzano immediatamente, e uno di questi (italiano di origine congolese) viene colpito violentemente al volto dalla cintura sfilata e usata come arma da parte di uno dei due tunisini con cui stava parlando.
Immediata la reazione dell’italo-congolese, assieme a due suoi amici, nei confronti dei nordafricani e proprio nel tentativo di sedare immediatamente gli animi (mentre qualche cittadino chiama la polizia) interviene l’assessore regionale Stefano Vinti. «Gli ho detto: fatela finita, perché non si può terrorizzare la gente in mezzo a corso Vannucci. Mi hanno spiegato che stavano litigando perchè uno ha rubato il cellulare all’altro che si è vendicato con la cintura. Mi hanno anche detto: fatti gli affari tuoi. Gli ho risposto: questi sono affari miei, è la mia città e basta di maltrattarla così».
Fasi concitatissime, che nel giro di pochi minuti sono state bloccate dall’intervento di volanti e reparto prevenzione crimine, in giro di controllo nei parchi cittadini vicino al centro, che hanno fermato il congolese ed i suoi amici e portati in questura. I tre, a un primo riscontro, vengono definiti «noti frequentatori del centro storico». Mentre i due magrebini sono scappati al suono delle sirene. (il messaggero)