20 giu – “Nel loro volto e’ impresso il volto di Cristo. Non possiamo rimanere insensibili davanti alle loro sofferenze”. Papa Francesco ha commentato cosi’ la Giornata del Rifugiato promossa dall’Onu, che si celebrera’ domani “con speciale attenzione al tema delle famiglie rifugiate”.
In occasione della Giornata mondiale del rifugiato, che si celebra domani, il Papa ha pronunciato un appello a conclusione dell’odierna udienza generale. “Quest’anno – ha detto Francesco ai circa 80mila fedeli in piazza San Pietro – siamo invitati a considerare specialmente la situazione delle famiglie rifugiate, costrette spesso a lasciare in fretta la loro casa e la loro patria e a perdere ogni bene e sicurezza per fuggire da violenze, persecuzioni, o gravi discriminazioni a motivo della religione professata, dell’appartenenza ad un gruppo etnico, delle loro idee politiche”.
“Oltre ai pericoli del viaggio – ha detto il Papa – spesso queste famiglie si trovano a rischio di disgregazione e, nel paese che li accoglie, devono confrontarsi con culture e società diverse dalla propria”.
“Non possiamo essere insensibili verso le famiglie, verso tutti i nostri fratelli e sorelle rifugiati”, ha detto ancora Bergoglio. “Siamo chiamati ad aiutarli, aprendoci alla comprensione e all’ospitalità. Non manchino in tutto il mondo persone e istituzioni che li assistano: nel loro volto, è impresso il volto di Cristo”.
Il commento di Loredana mi piace moltissimo. Anch’io credo in Dio ma anch’io come lei non pratico. Non credo nel personale di terra. Anche loro pensano a fare soldi e stare bene. il resto si fa come diceva Attila, Dove passo io non cresce piü erba.
Grazie Fortuna D’Antonio…
sono d’accordo con Piero. Il papa dice quello che deve poi a parole … non seguono mai i fatti.
Il Vaticano?
Era molto piu’ condivisibille nel 2001 quando i titoli degli art. erano di diversa natura:
Manuale sul sesso tra i rifugiati Il Vaticano «scomunica» l’ Onu
Dal Vaticano dure critiche alle Nazioni Unite.
E sarebbe credibile ora se alle parole di (accoglienza) seguissero i fatti, accogliendo fra le mura vaticane almeno un proporzionale drappello di (fratelli e sorelle) rifugiati, specie se integralisti mussulmani.
Ma da quanto mi risulta, da sempre la “predica”.. per antonomasia non segue il “razzolare” .
Dunque chiaro un vostro recente art:
Il programma per i rifugiati costato 1,3 miliardi di euro è naufragato
Interessante leggere che : Italia taglia 2 miliardi sulla sanità e regala 1,3 miliardi all’Etiopia per “rafforzare competenze della popolazione sull’acqua”
La fame resta come la sete e restano i RIFUGIATI.
Indispensabili al business?
Un buon libro dovrebbe leggerselo il Papa: “L’industria della solidarietà” (oltre sei miliardi di dollari stanziati ogni anno)
Il Papa dovrebbe parlare di questo:
..Si calcola infatti che nel mondo l’ insieme di attività che appartengono al Terzo settore (organizzazioni non governative, onlus, fondazioni, enti caritativi, enti umanitari, cooperative) valgano annualmente –>400 miliardi di dollari………
…… mica bruscolini..per i fratelli e le sorelle? 🙂
Sua Eccellenza Papa Bergoglio,
intanto una premessa: lei come Papa mi piace, mette in discussione molte cose oscure che avvolgono il Vaticano ma, mi perdoni la scortesia se le dico che i fratelli e le sorelle rifugiati in Italia Lei potrebbe farli entrare nella sua città. Noi non abbiamo più soldi perchè i nostri politici come Lei ben sa, ci hanno succhiato l’ultima goccia di sangue. In tutta onestà, non possiamo sempre sobbarcarci di queste persone che cercano aiuto qui da noi. Una domanda, ma a noi Italiani chi ci aiuta? Lo sta facendo qualcuno? No, non mi sembra. tra l’altro queste persone offendono costantemente la nostra religione, offendendoci, denigrandoci e pretendendo come è già accaduto l’eliminazione del crocifisso da alcuni luoghi. Io sono una credente non praticante, ho smesso di credere nella chiesa moolto tempo fa, certo che comunque ai battesimi, comunioni, cresime, matrimoni e funerali io in chiesa ci vado. Un ospite deve comportarsi come tale, non deve pretendere. Io se sono in un luogo non mio rispetto la cultura e le leggi di questo luogo senza offendere e pretendere da nessuno. Ecco cosa manca nei nostri confronti la gente ospite, RISPETTO. Impariamo a capire cos’è!!!