17 giu – (il messaggero) Nella mattinata di ieri il personale del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche – CNAIPIC – del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha arrestato il cittadino afghano Noori Ahmad il quale è fortemente sospettato di aver ucciso in data 12 giugno 2013 ad Oslo (Norvegia) la propria moglie, Fahezeh Ahmadi di anni 17, sgozzandola nel bagno della propria abitazione dandosi poi alla fuga portando con se la figlia di due anni.
Nella notte tra venerdì e sabato gli investigatori norvegesi fornivano l’IMEI dell’apparato telefonico che sarebbe stato in uso al fuggitivo: temendosi per l’incolumità della piccola veniva avviato il tracciamento del telefono sulla rete nazionale.
Innumerevoli le risposte negative dagli operatori telefonici, il telefono non risultava presente sulla rete italiana, fino al pomeriggio del sabato, quando associato ad un numero intestato ad un extracomunitario risultante residente a Napoli, ha agganciato una cella di Roma.
A tradire però l’uxoricida l’ennesima traccia informatica, stavolta decisiva: una connessione effettuata nella sera di sabato da un internet point in zona Tor Pignattara, riscontrata dal tracciamento del cellulare. Nella mattinata di domenica il tracciamento seguito in tempo reale dagli operatori della Sala Operativa del CNAIPIC, riferiva di alcune brevissime telefonate effettuate verso l’IRAN dal fuggitivo.
La somiglianza con le foto inviate dai poliziotti norvegesi, il fatto che subito il Noori nascondesse le chiavi di casa addosso alla piccola, il cellulare ritrovato in tasca hanno quindi permesso agli operatori di arrestare l’afgano.
Quando vuole la polizia sa muoversi presto e bene,basta
Farla fare il suo lavoro in pace.