17 giu – È tornato a casa visibilmente ubriaco e ha iniziato a rivolgere apprezzamenti pesanti alla coinquilina, con cui condivideva da qualche mese un appartamento. La ragazza lo ha respinto, si è chiusa nella sua stanza, ma l’uomo – un trentenne boliviano- ha sfondato la porta a calci e pugni e l’ha violentata. «Non chiamare la polizia o ti ammazzo» le ha intimato lo stupratore.
La ventiseienne, anche lei boliviana, aveva chiamato un’amica che non è riuscita ad arrivare prima che si consumasse la violenza. Nonostante lo shock è riuscita ad allontanarsi con una scusa, e con l’aiuto dell’amica ha avvertito il 113: i poliziotti hanno ritrovato il violentatore in un campo da basket nei paraggi. L’uomo è stato arrestato per violenza sessuale ed è indagato per minacce aggravate.