16 giu — Il New York Times denuncia le condizioni di detenzione all’interno dei Centri di identificazione ed espulsione (Cie) per gli immigrati clandestini, paragonandoli a delle vere e proprie carceri. Una differenza puramente “semantica”, scrive il Nyt in un reportage pubblicato nei giorni scorsi e in evidenza sul sito web del quotidiano.
Centri come quello di Ponte Galeria, alla periferia di Roma, o altri in Italia e in Europa, ricorda il Nyt, vengono denunciati dalle organizzazioni per la difesa dei diritti umani che li definiscono “inumani, inefficaci e costosi”. “Qualunque sia l’opinione sui centri, non c’e’ dubbio che la vita al loro interno equivale a un limbo”, si legge nell’articolo.
ne sono arrivati 1000 in due giorni e tanti bambini perchè presto verrà fatta la uis soli….dite agli americani di portarseli a casa loro….l ultima volta che sono stato a nwe york sono stato perquisito e tenuto dentro al distretto di polizia locale perche era le terza volta che avevo in permesso di soggiorno di tre mesi…..VERGOGNA….QUA NON NE POSSIAMO PIù
questi Americani si occupano troppo dei cazzi degli altri , e’per questo che ci sono tante guerre nel mondo e sono proprio loro a causarle !!!
perche non si occupano di come sono trattati a Guantanamo
Da quale pulpito nasce la predica
il New York Time invece si fare insinuazioni avverso un paese in grave crisi economica (Italia) …. si faccia promotore di una raccolta di fondi mirata a trasferire tutti gli ospiti (mantenuti) nel CIE in qualche villaggio vacanze negli USA
Bravo, vorrei proprio vedere come la prenderebbero gli americani.. Anzi i giornalisti del Times perché gli americano evidentemente non ne sanno niente.
Li possiamo mandara a Guantanamo????