14 giu. – “Bisogna parlare con un linguaggio che rispetti le persone, combattere gli stereotipi e i luoghi comuni: questo e’ il motivo per cui non ho risposto ai tanti insulti ricevuti”. Lo ha detto il ministro dell’Integrazione, Cecile Kyenge, in apertura del suo intervento in a un convegno all’Universita’ pontificia. “Ho passato tanti anni -ha aggiunto il ministro – a cercare di essere portatrice di non violenza e di un diverso linguaggio e non credo che qualcun altro mi debba imporre con un linguaggio cosi’ violento un modo di rispondere diverso”. “La mia – ha spiegato Kyenge – non puo’ essere una risposta piena di odio ma deve essere una risposta diversa, che deve responsabilizzare tutti noi e deve far capire che alla violenza bisogna rispondere con la non violenza”.
“AMAREGGIATA? DOVREBBE ESSERLO INTERO PAESE”
“Amareggiata io? Dovrebbe sentirsi amareggiato l’intero paese perche’ l’offesa e’ stata fatta a chi rifiuta la violenza e il razzismo” Kyenge, “sono anzi sollevata perche’ il paese ha dato risposte forti rifiutando il razzismo e bisogna dare anche atto anche alla parte politica da cui e’ venuta l’offesa di aver preso subito le distanze”.