
11 giu – Il governo Monti ha compromesso il mercato interno “attenendosi ai dettami di’austeritĂ fine a se stessa” nell’intento di ridurre il rapporto debito/Pil “senza peraltro riuscirci”.Questa la dura critica del presidente Giorgio Squinzi all’operato del precedente esecutivo, durante l’intervento all’assemblea di Assolombarda, presente lo stesso Mario Monti.
“Accettando la vulgata monetarista – ha detto Squinzi – abbiamo finito con compromettere il mercato interno, attenendoci ai dettami di un’austeritĂ fine a stessa e accettando di ridurre il rapporto debito/Pil asetticamente, senza una logica economica che accompagnasse questa scelta”.
Tentativo comunque fallito, perchè “quando si è insediato il governo Monti il rapporto debito/Pil era al 117, adesso siamo a 127 e le proiezioni di quest’anno ci portano almeno al 132”.
L’Italia, prosegue Squinzi ha eretto la bandiera dell’austeritĂ “per recuperare credibilitĂ , abbiamo dimostrato di saper fare sacrifici, di essere un grande Paese europeo, che nell’Europa crede e che all’Unione ha dato tanto”.
Ma, avverte, “se il rigorismo e l’austeritĂ mettono in ginocchio la tenuta sociale e il patrimonio delle nostre imprese costruito in decenni e generazioni di duro lavoro affinchè altri possano fare shopping portandosi a casa i nostri pezzi migliori a prezzi di saldo, la soluzione si trasforma in problema e dobbiamo dire di no”.
Squinzi si scaglia anche contro “la rigiditĂ assoluta della barriera al 3%” del deficit/Pil, “un limite che a oggi non si può sforare”. (Rainews)
