11 giu. – “Credo che la cosa importante non sia che un gruppo politico porti a casa un risultato, ma che si raggiunga un’ampia condivisione”. Cosi’ il ministro dell’Integrazione, Cecile Kyenge, ha risposto ai giornalisti che chiedevano un commento in merito alla legge sulla cittadinanza ai figli di genitori stranieri nati in Italia.
Parlando a margine della consegna del premio “Paolo Giuntella” per la liberta’ d’informazione, assegnato alla Kyenge dall’associazione Articolo 21, il ministro ha poi aggiunto: “In questo momento sono tutti d’accordo nel trovare una proposta di legge che possa essere il piu’ possibile condivisa”.
Noooo ma che? Gli italiani non sono per niente delinquenti… Solo provano di fare l’evasione fiscale in ogni paese che vanno… E ci sono purtroppo arrivati fin’al polo Nord. ;o)))
Germania, i tedeschi hanno l’economia sommersa più grande d’Europa
http://www.imolaoggi.it/?p=53251
Con la sua tipica arroganza non ha ancora compreso o peggio non vuol sentire che per il Bel Paese e il suo popolo nativo e sovrano, non è questo il momento!.
I nostri nonni emigravano solo se dove andavano avevano un posto di lavoro promesso in poche parole a domanda e non a offerta invadendo uno stato sovrano in modo illegale imponendosi a un popolo che on gli deve nulla con l’arroganza mettendosi a delinquere .
…..troppi immigrati si ricordano da dove arrivano ma non capiscono dove sono arrivati e da chi sono stati accolti in maniera civile e democratica. E’ italiano e ha diritto di essere italiano chi riesce ad integrarsi in una nuova realtà pur senza rinnegare le proprie origini. …..non basta nascere in una nazione per esserne degno cittadino…..bisogna condividerne i principi e lo spirito del suo popolo, non cambiare le proprie usanze……se no chiunque viene a partorire in Italia avrebbe il diritto di avere la prole italiana ????