Bce ‘a giudizio’ in Germania, giu’ le borse. Atene perde oltre 5%

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11 giu. – E’ iniziata a Karlsruhe la due giorni di udienze sulla base di cui la Corte Costituzionale tedesca dovra’ decidere sulla compatibilita’ con la legge nazionale delle ‘Outright Monetary Transactions’ (Omt), ovvero il piano di acquisto di titoli di Stato approntato, ma per ora mai applicato, dalla Bce. Il parere definitivo e’ atteso per settembre e potrebbe arrivare addirittura dopo le elezioni politiche tedesche. La prospettiva di un pollice verso dell’Alta Corte di Karlsruhe e’ pero’ sufficiente a far tremare i mercati, dato che svuoterebbe di ogni proiettile il cosiddetto ‘bazooka’ di Francoforte.

Le borse europee toccano cosi’ i minimi da sei settimane, incassando perdite piuttosto pesanti a meta’ di una giornata iniziata gia’ male a causa del forte ribasso di Tokyo, che ha chiuso in calo dell’1,45% per via della delusione degli investitori per il direttivo della Bank Of Japan. L’istituto nipponico non ha annunciato nuovi stimoli monetari, ne’ menzionato misure per contrastare il rialzo dei rendimenti dei bond o la forte volatilita’ della borsa, due conseguenze del radicale programma di allentamento quantitativo voluto dal nuovo premier nipponico, Shinzo Abe.
Francoforte segna -1,74%, Parigi -2%, Milano -2,17%, Londra -1,74%, Madrid -2,43%. Affonda Atene, che cede il 5,13% sulla scia del fallimento della privatizzazione della societa’ del gas Depa.

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Torna a preoccupare anche lo spread, che sfiora quota 280 punti. Con le intenzioni della Fed ancora poco chiare, il timore dei mercati e’ quindi che le banche centrali riducano il flusso di liquidita’ a buon mercato che ha trainato finora la ripresa dei listini. Il primo a testimoniare davanti all’Alta Corte di Karlsruhe e’ stato il ministro delle Finanze teutonico, Wolfgang Schaeuble, che ha difeso le ‘Omt’, affermando che non violano il mandato della Bce. E’ tale, del resto, l’orientamento ufficiale del governo di Berlino, come ha ribadito oggi stesso il cancelliere Angela Merkel. Piu’ tardi sara’ il turno dei due tedeschi della Bce: il ‘falco’ Jens Weidmann, il capo della Bundesbank che ha sempre avversato il ‘piano anti-spread’, e la ‘colomba’ Joerg Asmussen, il membro del Comitato Esecutivo che rappresenta il volto piu’ conciliante di una Germania che ha ancora una volta nelle sue mani il destino dell’Europa.