9 giu. – I ribelli islamisti che stanno combattendo il regime di Bashar al-Assad hanno giustiziato un 15enne sotto gli occhi dei genitori e dei fratelli perche’ accusato di blasfemia: lo riferisce l’Osservatorio Siriano sui Diritti Umani con base a Londra. E’ accaduto ad Aleppo e il ragazzino, secondo il direttore dell’ong legata all’opposizione Rami Abdel Rahman, lavorava come venditore di caffe’.
Abdel Rahman ha aggiunto che nel gruppo ribelle probabilmente c’erano ‘jihadisti’ stranieri: “Parlavano arabo classico, non il dialetto siriano. Hanno sparato al ragazzo due volte, in bocca e sul collo, di fronte sua madre, suo padre, i suoi fratelli e sorelle“. L’Osservatorio ha definito l’esecuzione come “criminale” e “un regalo al regime di Bashar al-Assad: e’ esattamente questo tipo di criminalita’ cio’ che fa temere alla gente la caduta di Assad” .
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Piuttosto continuo a chiedermi che “ribelli” sn questi qua: questi sn jahadisti al soldo dei danarosi despoti del Golfo. Han fatto più schifezze e razzie loro che Carlo in Francia e li chiamate ribelli??? I siriani rimpiangono la Siria che avevano fino a due anni fa, ed era meravigliosa! Spero in una Siria liberata dai ratti terroristi il prima possibile.
Scusate che senso ha chiamare un volgare assassinio “giustiziato” ? Che “giustizia” sarebbe assassinare per il “reato” di blasfemia ?
Ma sapete cos’è il reato di blasfemia ? Esattamente il contrario del diritto sancito dall’ONU alla libertà di pensiero e di espressione.
Ora, chi uccide chi non la pensa come lui fa atto di “giustizia” ?
Giustiziato è il termine usato da loro, non da noi.
Difatti nel titolo abbiamo scritto
Ribelli siriani uccidono 15enne davanti ai genitori “accusato di blasfemia”