8 giu. – Trenta tonnellate di alimenti in cattivo stato di conservazione, insudiciati, invasi da blatte e ragni, cosparsi di muffe e stoccati in strutture senza requisiti igienico-sanitari, e 45 casi di irregolarita’ e sanzioni amministrative per oltre 60.000 euro. E’ il bilancio dell’attivita’ dei carabinieri del Nas di Roma a maggio, con ispezioni in oltre 100 tra ristoranti, bar, supermercati e panifici di Capitale e provincia. Sequestrate strutture, alimenti e bevande per un valore di circa 4 milioni, e denunciate 8 persone per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione o invasi da parassiti, e frode in commercio che prevedono una pena nel massimo di 2 anni di arresto o un’ammenda fino a 46mila euro.
In particolare, si legge in una nota, in un ristorante etnico gestito da un cittadino cinese sono state accertate le pessime condizioni della cucina e dei 2 depositi: unto, scarti di lavorazione, sporco di varia natura diffuso sia sulla pavimentazione sia sulle attrezzature, blatte e feci di roditore disseminati sugli alimenti in deposito ed in preparazione. Inoltre, alcune confezioni di pollo erano state poste in scongelamento a temperatura ambiente, procedura molto pericolosa che puo’ comportare sviluppo di microorganismi patogeni nella carne con problemi per la salute. I militari del Nas hanno sequestrato l’intera struttura di 200 mq e circa una tonnellata e mezza di prodotti ittici e carnei, verdure, paste, dolci congelati e freschi, di cui una parte priva di etichettatura e di tracciabilita’. In due panifici i carabinieri hanno accertato il difetto dei requisiti igienico -sanitari e strutturali, rilevando un totale stato di degrado con grasso, sporcizia e muffa diffusi, pareti annerite e scrostate, piastrellatura e soffittatura assente, ragnatele e insetti vari (blatte, tarme e ragni).
All’interno di un deposito erano stoccati circa 200 sacchi di farina, di cui alcuni aperti, a diretto contatto con polvere, segatura, terriccio, mattonelle, calcinacci, mozziconi di sigarette. I militari hanno sequestrato gli opifici nonche’ oltre 9 tonnellate di farine utilizzate come materie prime e 800 Kg circa di marmellate, spezie e creme utilizzate per farcire.
Altre verifiche in esercizi commerciali, tra cui un deposito di alimenti etnici romeni e un ristorante pakistano, hanno consentito di sottrarre al consumo: 40mila fra lattine e bottiglie di bevande (acqua minerale, birra, succhi di frutta, ecc.), circa 4mila confezioni tra vegetali e alimenti vari nonche’ 275 litri di olio di palma; 300 kg di alimenti invasi da insetti nel laboratorio di un bar-gastronomia della capitale; 200 kg di prodotti da forno congelati (pizzette, cornetti, rustici) venduti come freschi.