5 giu. – “Il Pride nazionale punta al Sud, risorsa fondamentale di contaminazione e dialogo. Solo la parita’ dei diritti puo’ far crescere il nostro paese e farlo uscire dalla crisi”. Cosi’ Titti De Simone, presidente del comitato organizzatore di Palermo Pride Nazionale, oggi alla Camera dei deputati. E nel segno dei diritti il Pride palermitano si aprira’ il 14 giugno con un convegno al quale sono attese Laura Boldrini, presidente della Camera, e il ministro delle Pari opportunita’ Josefa Idem. Presenti alla Camera anche il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlano, e Maria Grazia Cucinotta, madrina del Pride assieme a Eva Riccobono, Barbara Tabita e Vladimir Luxuria.
Il tema dei diritti non sara’ coniugato esclusivamente con riguardo alla comunita LGBT, ma anche in riferimento al mondo del lavoro, all’immigrazione, e in generale alla persona umana.
“La nostra -ha detto Crocetta- e’ una battaglia per una societa’ fuori da qualsiasi ghetto. Stiamo lavorando, insieme al sindaco Orlando, all’idea di Palermo Capitale della Cultura, una societa’ dove siano riconosciuti i diritti di cittadinanza per tutti”. E sulla stessa lunghezza d’onda Orlando ha aggiunto: “Il Pride e’ un respiro di cittadinanza. E’ come un mosaico formato da una serie di cocci di colore diverso: il collante deve essere l’uguaglianza”.
In programma una quantita’ di iniziative che vanno dalla musica, al teatro, ai dibattiti e a una serie di eventi collaterali. Tra i musicisti che si esibiranno, Roy Paci, Almanegretta, Frankie Hi Nrg, Nada, Immanuel Casto. E poi il teatro di Emma Dante, Enrico Roccaforte, Filippo Luna, Salvatore Rizzo e Massimo Verdastro, autori di piece che hanno come temi l’amore e le differenze, e tra le mostre quella realizzata ad hoc dal grande fotografo Ferdinando Scianna. Si vedranno anche anteprime cinematografiche, come “Alfredos’ fire” di Andy Abrahams Wilson.
A concludere, sabato 22 giugno, la consueta parata del Pride. A Palermo sono attese centomila persone, “per rivendicare quanto altri cittadini, gay, lesbiche e transessuali, in buona parte d’Europa, hanno gia’ ottenuto.
Subito -invocano gli organizzatori- pari diritti e contrasto all’omofobia e alla transfobia. Subito un confronto parlamentare che porti rapidamente ad un avanzamento”.