4 giu – E’ attivo da oggi Portaltermico, il sito del Gestore dei servizi energetici per accedere al conto termico, un piano di incentivi per le rinnovabili termiche indirizzato ai privati e per l’efficienza energetica degli edifici della pubblica amministrazione. ”E’ la prima volta che a livello nazionale vengono incentivate le rinnovabili termiche – spiega il direttore studi, statistiche e servizi specialistici del Gse, Costantino Lato – per il 2013 ci sono a disposizione 900 milioni di euro di incentivi, fondi che vengono presi dalle bollette del gas”.
Il conto termico si pone due obiettivi: il primo e’ quello di diffondere tra i privati cittadini l’utilizzo di rinnovabili termiche come il solare, le pompe di calore o le stufe a pellet, mentre il secondo e’ quello di promuovere il calo dei consumi della pubblica amministrazione tramite l’efficienza energetica con ”cappotti” isolanti e sostituzione degli infissi.
Per entrambe le categorie il conto termico finanziera’ all’incirca il 40% della spesa, anche se l’importo preciso sara’ valutato per ogni intervento. I finanziamenti saranno aperti anche a impianti piu’ grandi per la produzione di calore, per questi, in base alle richieste, verra’ creata una graduatoria che stabilira’ quali potranno essere finanziati. Per questi impianti e’ gia’ possibile fare l’iscrizione sul portale, mentre per gli interventi della Pa o piu’ piccoli bisognera’ aspettare qualche settimana.
Una volta a regime per ottenere gli incentivi a un privato bastera’ farne richiesta entro 60 giorni dal completamento dei lavori, il Gse aprira’ quindi un’istruttoria e procedera’ all’erogazione dei fondi direttamente sul conto corrente. Il saldo sara’ effettuato in due o cinque rate, pagate annualmente, a seconda dell’importo. Dei 900 milioni totali 700 sono dedicati a questo tipo di progetti.
Gli altri 200 milioni sono invece per le pubbliche amministrazioni: ”Non sappiamo la risposta che potremmo avere – sottolinea Lato – perche’ in questo periodo di crisi le Pa non hanno molti soldi, questo finanziamento pero’ puo’ essere abbinato a iniziative locali, come gia’ avviene in Piemonte, e permettere di intervenire in modo consistente per limitare i consumi”.
Il fondo sara’ di 900 milioni l’anno nel prossimo biennio, al termine del quale la legge prevede possa essere modificato in base ai risultati ottenuti.