Milano, 3 giugno 2013 – E’ stato condannato a 16 anni di reclusione Morad Madloum, giovane marocchino accusato di aver ucciso con 16 coltellate la sua compagna Alessia Simonetta, di 25 anni, il 14 settembre 2012. Lo ha deciso il gup di Milano, Fabio Antezza, nel processo con rito abbreviato. Il pm Giordano Baggio aveva chiesto 30 anni di carcere contestando l’aggravante della crudeltà. Aggravante che, invece, è stata esclusa dal giudice, come aveva chiesto il difensore, l’avvocato Amedeo Rizza.
La donna era stata uccisa con una decina di coltellate. L’assassino ha infierito sulla testa, sulla gola e sull’addome. Nella stanza accanto a quello in cui è stato ritrovato il cadavere c’era un bambino di un anno e mezzo che dormiva. Poi il gesto estremo di Morad che era lanciato dalla finestra: ma era sopravvissuto. Oggi la condanna in primo grado.