Turchia: migliaia di persone protestano contro l’autoritarismo di Erdogan

La protesta si sta allargando ad Ankara e a una decina di altre citta’ in quella che appare come la prima contestazione diffusa contro il governo filo-islamico .

istanb1 giu – La protesta era cominciata contro un progetto urbanistico, ma si è trasformata  in qualcosa di più ampio.  Ce lo spiega anche il corrispondente di euronews dalla Turchia, lui stesso rimasto leggermente ferito durante i disordini:

“Le dimostrazioni continueranno durante il fine settimana. Sono iniziate contro un progetto di urbanizzazione, ma poi il carattere della mobilitazione è cambiato. Gran parte dei manifestanti  protestano contro il comportamento del governo che non prende mai in considerazione il punto di vista dei cittadini.

I manifestanti si stanno organizzando attraverso i social media. I militanti sono pochi, sono in maggioranza persone comuni. Evitano gli attacchi contro la polizia e i violenti. La maggioranza dei manifestanti non è violenta. Si può parlare di un movimento degli abitanti di Istanbul”.

La protesta è iniziata nei giorni scorsi e ieri è degenerata in scontri con la polizia, che ha cercato di sgomberare i manifestanti dal parco. I feriti sarebbero un centinaio. Decine gli arresti. “La polizia è molto dura – dice una manifestante -. Ci sono bombe a gas ovunque. Sono rimasta bloccata nella metropolitana. Hanno gettato una bomba a gas e hanno chiuso la porta”.
I disordini si sono propagati dalla centrale piazza Taksim di Istanbul alla capitale Ankara, coinvolgendo anche altre città. Forte di ottimi risultati economici, il governo islamico moderato di Erdogan gode – secondo i sondaggi – del sostegno di metà della popolazione.

Gli oppositori invece criticano una gestione del potere considerata autoritaria. Sotto accusa, tra le altre cose, la sua gestione del conflitto in Siria, e alcuni recenti provvedimenti, come la stretta sugli alcolici.

I gruppi di difesa dei diritti umani esprimono preoccupazione per gli eventi in Turchia, che rischiano di espandersi su altri fronti, come quello curdo.

La polizia e’ nuovamente intervenuta con i gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti, dopo che venerdi’ il bilancio degli scontri era stato di un centinaio di feriti e una sessantina di fermati. Nella notte centinaia di manifestanti con le bandiere turche hanno attraversato il ponte sul Bosforo e raggiunto il lato europeo della citta’ nonostante l’uso degli idranti da parte della polizia. Alcuni di loro esibivano lattine di birra, in aperta sfida alle restrizioni notturne sugli alcolici imposte dal filo-islamico Partito della Giustizia e dello sviluppo (Akp) di Erdogan. . La protesta si sta allargando ad Ankara e a una decina di altre citta’ in quella che appare come la prima contestazione diffusa contro il governo filo-islamico .