30 magg – Una petizione online e un sit-in il 31 maggio a Roma sotto il Parlamento (in contemporanea con la mobilitazione europea di Francoforte) per chiedere la riforma della legge sulla cittadinanza, la chiusura dei Cie, l’abolizione del reato di clandestinità e un nuovo piano di accoglienza per i rifugiati.
L’iniziativa dal titolo I diritti non sono stranieri è organizzata da alcune associazioni, operatori del Terzo settore e movimenti, tra cui Asgi, Action – Diritti in movimento, Arci e Servizio civile internazionale.
“Sentiamo il bisogno di prendere parola sulle tante questioni sollevate di recente rispetto al complesso delle politiche migratorie italiane – sottolineano gli organizzatori del presidio, che si svolgerà a Montecitorio venerdì dalle ore 14,30 – crediamo necessario affermare di fronte alle istituzioni, italiane ed europee, la nostra incompatibilità con le posizioni espresse in queste settimane da diversi esponenti politici e con il tono del dibattito che si è generato a partire dalle proposte di riforma della cittadinanza, del reato di clandestinità e dei Cie”.
Nello specifico la petizione chiede la modifica della legge sulla cittadinanza per le seconde generazioni e la semplificazione delle procedure e dei tempi di acquisizione della cittadinanza per residenza, “che è un diritto e deve finire di costituire soltanto una concessione”. La chiusura dei Cie “luoghi inumani, dove le persone vengono torturate e detenute in condizioni vergognose, senza aver commesso alcun reato” e l’abolizione del reato di clandestinità.
Inoltre si richiede un nuovo piano di accoglienza per rifugiati, richiedenti asilo e minori stranieri non accompagnati: l’immediata chiusura dei grandi centri, al fine di promuovere un nuovo sistema di accoglienza decentrato e su piccola scala.
L’ultima richiesta riguarda la revisione del regolamento Dublino II, “ormai incapace di regolare l’asilo a livello europeo e fonte di sofferenze e violazioni per tanti cittadini migranti, con l’obiettivo di garantire loro il diritto di scegliere dove vivere e la libertà di movimento”.
immigrazioneoggi.it
c’e’ una petizione per le dimissioni della kienge su firmiamo.it
FIRMATE TUTTI
E basta!!!piuttosto rimandiamo la kyenge al suo paese!!li si che la accoglieranno benissimo!…ma davvero volete portare gli italiani alla rivolta???
ne abbiamo fin sopra i capelli di falsi rifugiati,di centri di accoglienza,di jus soli,di delinquenti …….
Per portare altra delinquenza? Non ne abbiamo già anche troppi di stranieri?che se ne stiano a casa loro .noi siamo esausti di tutto questa emigrazione senza senso..abbiamo già tanti problemi in Italia ..non serve questa gente,,grazie ma abbiamo già dato anche troppo!!
c’e’ una petizione per le dimissioni per la boldrini e questa kienge che e’ entrata in Italia illegalmente. http://www.firmiamo.it
che schifo