Mozione del M5S: “Abbassare il diritto di voto a 16 anni”

crimi29 magg – Il M5S è favorevole all’abbassamento del diritto di voto a 16. E’ quanto è scritto nella mozione presentata dal Movimento e depositata al Senato dove si indica lo spostamento del diritto “ai cittadini che abbiano compiuto, alla data dello svolgimento del referendum, 16 anni di età”. Ma nella carta d’intenti si parla anche di di riduzione del numero dei membri delle assemblee rappresentative, province, tetto al numero dei mandati elettorali e riforme costituzionali.
Legge elettorale – “Appare indispensabile ed urgentissima una revisione del sistema elettorale attraverso cui i cittadini possano scegliere in maniera diretta, e non esclusivamente ‘mediata’ da partiti ed apparati politici, i propri rappresentanti in Parlamento”, si legge ancora nella mozione dove però si giudica “indifferibile un coinvolgimento dei cittadini sulla scelta della forma di Governo e di Stato, anche attraverso la previsione e l’indizione di un apposito referendum di indirizzo”.
Riforme costituzionali – E comunque, precisa il M5S, “l’organismo abilitato per riformare la Costituzione è uno ed uno soltanto, scritto proprio nella stessa Carta, e cioè il Parlamento repubblicano”, dunque “appare del tutto improprio un coinvolgimento diretto, formale e sostanziale, del Governo nell’ambito della revisione costituzionale: materia, questa, che dovrebbe essere di appannaggio esclusivo del Parlamento e dei cittadini italiani”. Lo afferma il M5S nella mozione depositata al Senato per le riforme costituzionali.