26 magg – Sono 28 i cadaveri recuperati dalle forze di polizia del Chhattisgarh, nell’India centrorientale, vittime sabato di un’imboscata dei ribelli maoisti. Molti dei corpi appartengono a dirigenti locali del Congresso nazionale indiano, partito di governo a Nuova Dehli, all’opposizione nello Stato.
Un gruppo di circa 300 guerriglieri ha mitragliato il convoglio di auto che ospitava i rappresentanti del partito, costretto a fermarsi dall’esplosione di una mina.
Questi gruppi sono eredi di quella che è stata definita storicamente come rivolta maoista o naxalita. Il primo ministro Manmohan Singh l’ha definita alcuni anni fa come la più grande minaccia per la sicurezza interna dell’India contemporanea
La presidente del Congresso nazionale, Sonia Ghandi, si è detta sotto choc e ha duramente condannato l’attacco. Il primo ministro Manmohan Singh ha chiesto di intensificare gli sforzi per reprimere una ribellione attiva dalla fine degli anni ’60 nel centro e nell’est dell’India.
Nell’attentato di sabato, il più sanguinoso degli ultimi 3 anni, sono rimaste ferite oltre 30 persone. euronews