25 magg . Movimento gay:. “Sicuramente Sandro Bondi oggi fa un passo avanti, ma dalle parole bisogna passare ai fatti. Il centrodestra è stato uno dei principali ostacoli in questi anni all’approvazione di leggi sui gay – ricorda il deputato di Sel ed esponente del movimento gay Alessandro Zan -. Se c’è una volontà di abbattere dei tabù, invito Bondi e il Pdl ad approvare subito la legge antiomofobia presentata in Parlamento e a sostenere quella sul matrimonio. Finché ci sarà il tabù del matrimonio gay i buoni propositi resteranno solo parole”, afferma Zan.
Stessi toni dal Presidente di Gaynet Italia Franco Grillini: ”Oggi vediamo che alcuni esponenti del principale partito della destra auspicano un dibattito scevro da ideologismi, tuttavia è bene ricordare che se l’Italia non ha alcuna norma in materia la responsabilità è della pervicace opposizione a qualsiasi riforma sui diritti civili del partito di Berlusconi, prigioniero dell’ala clerifascista. Qualcosa è cambiato? Allora si vada immediatamente in Commissione e in Aula e si approvino la legge Mancino anche per gli atti di violenza omofoba e il matrimonio egualitario come in altri 16 Stati nel mondo e in 12 Stati Usa”.
Reazione analoga anche per il portavoce del Gay center, Fabrizio Marrazzo: “Alle dichiarazioni di Sandro Bondi dovrebbero seguire da parte del Pdl fatti concreti. Siamo da sempre convinti che normare le unioni gay debba essere una vittoria civile che deve riguardare tutti e non solo una parte politica. Ma dal centrodestra in questi anni c’è stato ostracismo, pur essendoci esponenti come Galan, Carfagna e alcuni altri che si sono espressi a favore. I sondaggi dicono che oltre il 60% degli italiani di varie appartenenze politiche sono favorevoli alle unioni civili. Cosa si aspetta?”.