24 mag – ”La Chiesa e’ madre e la sua attenzione materna si manifesta con particolare tenerezza e vicinanza verso chi e’ costretto a fuggire dal proprio Paese e vive tra sradicamento e integrazione”. Lo ha detto papa Francesco durante l’udienza, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, con i partecipanti all’Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti sul tema ‘La sollecitudine pastorale della Chiesa nel contesto delle migrazioni forzate’.
”La compassione cristiana – ha aggiunto Francesco – il ‘soffrire con’, si esprime anzitutto nell’impegno di conoscere gli eventi che spingono a lasciare forzatamente la Patria e, dove e’ necessario, nel dar voce a chi non riesce a far sentire il grido del dolore e dell’oppressione”.
Francesco rivolgendosi ai partecipanti all’Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti ha sottolineato: ”Svolgete un compito importante anche nel rendere sensibili le Comunita’ cristiane verso tanti fratelli segnati da ferite che marcano la loro esistenza: violenza, soprusi, lontananza dagli affetti familiari, eventi traumatici, fuga da casa, incertezza sul futuro nel campo-profughi. Sono tutti elementi che disumanizzano e devono spingere ogni cristiano e l’intera comunita’ ad una attenzione concreta”. asca