24 mag. – Uno straniero di 55 anni, detenuto al carcere della Dozza di Bologna, e’ stato trasportato d’urgenza, la notte scorsa, all’ospedale Sant’Orsola, dopo un eccessivo uso di sostanze stupefacenti. In base al referto si tratterebbe di un’overdose di oppiacei. E’ quanto rende noto Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria.
L’uomo, detenuto da pochi giorni per reati riguardanti fatti di droga (in particolare l’articolo 73 del testo unico sugli stupefacenti) dopo le cure mediche, e’ stato riportato in carcere. “Ancora una volta – ha dichiarato Durante – grazie all’intervento della polizia penitenziaria, e’ stato evitato il peggio, ma continuiamo a denunciare l’assenza di iniziative concrete da parte dei vertici dell’amministrazione penitenziaria sul contrasto alla droga, considerato che dal 1995 e’ prevista la costituzione delle unita’ cinofili, ma ancora oggi operano solo in poche regioni, tra le quali non c’e’ l’Emilia Romagna.
I tossicodipendenti in carcere – continua il rappresentante del Sappe – sono il 25 per cento della popolazione detenuta, con punte di 40 e oltre per cento in alcune regioni. Peraltro, esistono percorsi di recupero alternativi al carcere, come l’affidamento terapeutico e la sospensione della pena, ma – conclude – nulla o poco viene fatto in questa direzione”. (AGI)