21 MAR – La nuova linea ferroviaria Torino-Lione ha una storia di studi e progetti gia’ lunga oltre vent’anni ed altri 12 ne occorreranno prima che possa entrare in servizio. Un’opera da 8,2 miliardi di euro, nella parte internazionale, con una maxi-galleria da 57 chilometri, che dovrebbe spostare sulle rotaie il trasporto di grandi quantita’ di merci.
Oggi tra Italia e Francia per l’85% viaggiano su strada, secondo i dati del Comitato Transpadana. L’attuale progetto e’ profondamente diverso da quello accantonato alla fine del 2005, dopo i disordini con il movimento No TAv in Valle di Susa. Nel 2006, il cambio di rotta con la creazione dell’Osservatorio guidato dal commissario di governo Mario Virano, che dal gennaio scorso ha assunto anche la carica di presidente della commissione intergovernativa Italia-Francia.
La Torino-Lione prevista nell’accordo siglato dai due Paesi, e’ un’opera cosiddetta ‘low cost’, che verra’ realizzata in diverse fasi. Non tutto subito l’intero tracciato (dal circondario di Lione a Settimo Torinese), si parte invece con il tratto internazionale: il tunnel di base, 57 km scavati nel massiccio dell’Ambin (12 in territorio italiano, 45 in Francia) tra St.Jean de Maurienne e Susa, dove verranno costruite le due stazioni internazionali, piu’ una galleria di 2.100 metri e un ponte sul fiume Dora per collegarsi alla vecchia linea, a Bussoleno (Torino).
Lo scavo del tunnel di base dovrebbe iniziare nel 2014. Uno dei principali vantaggi della nuova ferrovia, rimarcato dai progettisti, e’ la pendenza limitata, che dovrebbe consentire ai treni di viaggiare a velocita’ sostenuta e a basso consumo energetico. Secondo gli studi del Comitato Transpadana, entro il 2035 la capacita’ di trasporto della nuova linea sara’ di 40 milioni di tonnellate di merci all’anno. Il numero dei passeggeri sull’asse potrebbe passare dagli attuali 1,5 milioni a 4,5; Torino e Lione saranno collegate in 1 ora e 45′ contro le 4 ore attuali. ANSA