22 magg – La Guardia di Finanza di Modena ha concluso nei giorni scorsi un’indagine di polizia giudiziaria e tributaria nei confronti di una società cooperativa del settore dell’assistenza domiciliare nei confronti di soggetti disabili, degenti ed anziani, che ha consentito di scoprire una evasione fiscale superiore a due milioni di euro e all’individuazione di 148 dipendenti completamente in nero, di cui 8 in stato di totale clandestinità.
Da tempo i militari della Compagnia di Modena avevano avviato accertamenti nei confronti di una società cooperativa costituita per la gestione di numerose badanti dopo alcune segnalazioni di presunto sfruttamento dei dipendenti pervenute presso il Comando delle Fiamme Gialle. Dopo i primi approfondimenti è stato disposto un intervento presso la sede della cooperativa.
La successiva indagine, oltre all’esame della documentazione contabile ufficialmente istituita – che ha determinato la constatazione di numerose violazioni – ha riguardato l’analisi di ulteriore documentazione di natura extracontabile, occultata in un contenitore per panni sporchi chiuso all’interno di un bagno. Per gli anni 2011 e 2012 è stato evidenziato un sistema “parallelo” di gestione dei salari e stipendi corrisposti al personale dipendente, completamente occultato nelle scritture contabili ufficialmente tenute.
Il meccanismo evasivo scoperto ha consentito alla cooperativa di impiegare in modo sistematico manodopera irregolare e clandestina, sottraendo alle casse erariali una quota consistente di base imponibile non dichiarata, per un importo complessivo superiore ai 2 milioni di euro.
Al termine delle operazioni, l’amministratore unico della società è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Modena per l’impiego di manodopera clandestina, in violazione all’art. 22 del D. Lvo 286/98. Nei confronti dello stesso amministratore sono state irrogate sanzioni per l’impiego di manodopera in nero e clandestina, per un totale di circa 5 milioni di euro. gazzetta di Modena