“Francamente, è un disastro totale che peggiora di giorno in giorno.
Da Bruxelles, assistiamo ad una litania infinita di promesse di recupero nei prossimi sei mesi. Ogni sei mesi sentiamo dire che l’Euro è sicuro e che basterebbe dare più responsabilità ai Capi di Bruxelles, perché tutto vada bene.
Niente potrebbe essere più lontano dalla realtà. Abbiamo appena assistito al quinto salvataggio della zona Euro, ora Slovenia e Malta sono in fila per essere le prossime.
Quando, non SE, la Troika arriverà a questi due paesi, si creerà un’assurda situazione per cui la metà dei paesi dell’Eruozona è andata alla distruzione dopo l’adozione della moneta unica, lo stesso EURO al quale hanno deciso di aderire con grandi speranze per il futuro.”
“Credo che ognuno di noi conosca ormai la risposta. L’euro è un costrutto politico che non ha alcun tipo di fondamento economico o fiscale. Finché non verrà risolto questo, l’Euro sarà spacciato.”
“Ma non è stato così. Perché durante il primo decennio dell’Euro è stato chiaro a tutti che i benefici promessi non si sarebbero mai materializzati.”
“Non che a loro [i cittadini] venga chiesto molto, visto che tutte le decisioni vengono prese nei parlamenti o a Bruxelles dietro porte chiuse: perché nessuno osa chiedere il parere ai propri elettori per mezzo di un referendum – sanno che la risposta sarebbe un fragoroso NO!
E NO sarebbe la risposta giusta, perché l’Europa non è, e non sarà mai gli Stati Uniti. Le nostre culture, le nostre economie e le nostre popolazioni sono troppo diverse per essere efficientemente e felicemente integrate in un’unione forzata.”
“Ebbene, non è così. Un parlamento che cede parte del potere sovranazionale sapendo perfettamente che la popolazione non approverebbe, sta commettendo un tradimento a mio avviso.”
- I paesi più deboli potrebbero lasciare l’unione monetaria: gestendo l’evento all’antica, i costi sarebbero inferiori rispetto a quelli di un bailout e i paesi uscenti tornerebbero a crescere.
- La Germania potrebbe lasciare l’Euro. In qualità di unico beneficiario dell’Eurozona, è improbabile che si materializzi nel breve questa eventualità. Ma se “il conto” dovesse cominciare ad aumentare, potrebbe diventare una forte attrattiva per i cittadini tedeschi. Oltretutto, in questo modo si ridurrebbe il senso di crisi per gli altri 16 paesi dell’Euro che beneficerebbero di una spinta alla crescita da un tasso di cambio dell’Euro molto inferiore, ma non catastrofico.
- Potrebbe svilupparsi un’Eurozona a più valute, con paesi dalle condizioni economiche più simili con la stessa valuta, come una sorta di Euro a più livelli.
“Ognuno di questi richiederebbe un ritorno alla razionalità da parte di Bruxelles e, sicuramente, potrebbe essere raggiunto con meno confusione e meno tragedie economiche di quante attendano nel futuro dell’Eurozona.”
“A mio avviso, la recessione continuerà per anni, trasformandosi in depressione. Dimenticatevi del recupero in sei mesi, in qualsiasi momento ci vorranno sempre sei mesi a partire da adesso.”
“I governi d’Europa hanno bisogno di denaro, e il settore privato ce l’ha. È molto semplice. Siate paranoici.”
“Un normale depositante privato che ha lavorato duramente per risparmiare per la sua famiglia, non sposterà il proprio conto in Svizzera o a Singapore. Ma cosa farà quando il suo paese deciderà nel weekend per un piano di salvataggio? Direi che il materasso sarà certamente un posto più sicuro rispetto alla sua banca durante quel fine settimana. Istantaneamente, potrebbero iniziare corse agli sportelli.”
“La crisi non passerà, ma è anche un’opportunità di creare le condizioni per il cambiamento. Speriamo un cambiamento verso la maggiore trasparenza, le riforme, ma anche la maggiore onestà intellettuale.”