Genova: “chiediamo di recintare il quartiere per difenderci”

(…) macchine date alle fiamme, danneggiamenti di portoni e sporcizia ovunque.
Il problema è stato più volte segnalato all’amministrazione comunale che recentemente, nel mese di aprile, ha risposto ai ripetuti appelli degli amministratori e dei titolari delle ditte con poche righe davvero desolanti.

degrados19 maggio – In pratica una resa ai delinquenti che possono così essere tranquilli di andare avanti nelle loro attività illegali.
«Gentili signori – scrive l’assessore alla Legalità Elena Fiorini – pur non nascondendovi le difficoltà di interventi risolutivi, in quanto l’area per collocazione e per conformazione attrae attività illecite di vario genere, siamo tuttavia determinati a supportare i cittadini in attività di contrasto, per tramite di un più puntuale controllo con la polizia municipale anche in coordinamento con la Questura, con la quale abbiamo in corso un tavolo di coordinamento».

Insomma, anche secondo il Comune l’area è degradata, ma è la sua conformazione che attrae la microcriminalità. E i cittadini devono arrangiarsi, visto che il Comune non intende risolvere la situazione, ma solo supportare i loro interventi.
«Continuiamo a spendere un sacco di soldi per ripristinare le cose danneggiate – dice un imprenditore della zona – Infatti mentre di giorno ci sono gli uffici, di notte invece arrivano stuoli di prostitute che insieme ai clienti si appartano addirittura dentro i portoni, forzando le serrature e lordando gli androni». Così al mattino, quando arrivano, gli impiegati trovano gli atri di ingresso ridotti a vespasiani, e sempre più spesso la situazione è fuori controllo anche nelle strade, dove ci sono macchine rubate e abbandonate lì quando sono state ridotte a carcassa e cannibalizzate per i ricambi.

Altro problema è la presenza degli zingari, che hanno trovato in questa zona franca della città uno spazio dove accamparsi fuori dai campi autorizzati e da dove partire per le scorribande in centro. «Ci dicono che l’assessore Fiorini voglia mettere mano al problema dei rom e potrebbe cominciare da qui», continuano alcuni dipendenti, che devono tenersi ben stretta la borsa per evitare aggressioni e furti.

Ora per i titolari di attività della zona e per chi possiede uffici l’ultima possibilità potrebbe essere quella di recintare tutta l’area per impedire che i balordi si avvicinino ai palazzi e ai posteggi. La richiesta del permesso è già stata avanzata in Comune, servono le autorizzazioni perché l’area è abbastanza grande, ma sarebbe l’unico modo per far desistere chi vuol delinquere. «Certo la spesa che dovremo sostenere sarà molto elevata – dicono da queste parti – ma resta il fatto che tanto stiamo già spendendo un patrimonio per ripristinare le cose danneggiate, che tanto dopo poco vengono di nuovo prese di mira». ilgiornale