Associated Press: il governo ci spia e le fonti non parlano piu’

ap19 mag. – Non accennano a calare le polemiche sul cosiddetto ‘Apgate’, l’acquisizione dei tabulati telefonici dei giornalisti dell’Associated Press da parte del ministero della Giustizia. Il n.1 dell’agenzia di stampa americana, Gary Pruitt, ha denunciato che dopo lo scoppio dello scandalo le fonti dei suoi giornalisti si sono volatilizzate, danneggiando gravemente il loro lavoro.

Funzionari che normalmente ci avrebbero parlato, e persone che in una normale fase di raccolta di notizie avrebbero risposto alle nostre domande hanno gia’ iniziato a dirci di essere riluttanti a farlo perche’ temono che sarebbero controllati dal governo“, ha lamentato Pruitt alla trasmissione “Face The Nation” della Cbs.

L’Apgate e’ una dei casi che ha messo in forte imbarazzo Barack Obama, insieme alle accuse sui rapporti addomesticati sull’attentato al consolato di Bengasi dello scorso anno (in cui il dipartimento di Stato, contro il parere della Cia, ha ottenuto che non si facesse menzione della matrice qaedista) e ai controlli eccessivi del fisco Usa (Irs) sulle associazioni legate alla destra libertaria, ostile al presidente, del ‘Tea Party’. (AGI)