18 mag. – Era da otto mesi senza lavoro il muratore di 36 anni che si e’ impiccato nella sua casa di San Pietro Clarenza, nel Catanese. Lascia la moglie e due figli di 5 e 15 mesi. Giuseppe Messina da tempo non reggeva piu’ la sua condizione. Parenti e amici parlano di depressione per quella condizione che non accettava piu’.
“E’ assurdo, ho perso un figlio in questo modo e non riesco ad accettarlo”, dice disperato il padre. “Ora ci aiutino – aggiunge il suocero – si sentiva abbandonato dai suoi ex datori di lavoro e non si dava pace, si sentiva inutile perche’ non poteva provvedere alla sua famiglia. Per noi era come un figlio, era un bravo ragazzo e lo aiutavamo. Non doveva arrivare a tanto”. (AGI) .