Nuovo progetto Usa: “Bisogna essere tutti un po’ piu’ sporchi”

sporchi17 magg – Un cane che lecca la faccia ad un bambino. L’immagine forte e’ stata appositamente scelta come copertina del magazine New York Times per lanciare un preciso messaggio: bisogna essere tutti un po’ piu’ sporchi per mantenere e far crescere l’equilibrio dei microbi che vivono dentro e sopra di noi.

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Lo scrive Michael Pollan, docente di giornalismo alla Berkeley University of California che firma il servizio definendosi non piu’ un semplice uomo ma un ‘superorganismo’, da quando il laboratorio del BioFrontiers institute della University of Colorado, di Boulder, gli ha sequenziato il ‘microbiome’, quello che lui ha chiamato ironicamente il suo secondo genoma: quello dei microrganismi che vivono nel suo corpo e che al contrario del primo si puo’ modificare continuamente. Questo include diverse centinaia di specie microbiche che condividono il suo corpo dentro e fuori, per oltre 100 milioni di batteri. Per ogni cellula vivente del nostro corpo abbiamo 10 microbi residenti, commensali (innocui scrocconi, li chiama Pollan), mutualistici (che ci aiutano) e, in pochi casi, patogeni, sottolinea il giornalista. Se questi microbi stanno bene anche noi siamo in salute.

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Dopo anni di inviti a lavarci di piu’ i medici ritrattano e gli scienziati che lavorano al progetto ‘American Gut Project’ per primi sperimentano una vita microbi-sostenibile, come spiega Pollan. ”Dovremmo coltivare il bel giardino di microorganismi che ci abita” spiegano i ricercatori. Ma cio’ non e’ possibile e allora gli esperti suggeriscono di avere piu’ attenzione nel somministrare gli antibiotici ai bambini; piu’ relax nell’igiene di casa; incoraggiare i bambini a giocare fuori nella terra e con gli animali; ridurre o eliminare i cibi processati, industriali, privi di fibre e con additivi; consumare piu’ prebiotici che incoraggiano la crescita dei batteri ‘buoni’, consumare cibi fermentati, come yogurt, crauti e cavolo ( tipo kimchi). Un ultima attenzione, la frutta e la verdura vanno comunque lavate bene perche’ sono ricoperte di pesticidi ma se si possiede un orto biologico allora pulirle di meno e consumarne di piu’. ansa