17 magg – Doveva essere la prima gita con i compagni di scuola per Chiara, bambina disabile che vive su una sedia a rotelle. Lo scorso 16 aprile la sua classe doveva partire col pulmino per fare visita ad una fattoria alle porte di Roma. La scuola della bambina, “l’Istituto comprensivo Marco Fulvio Nobiliore” a Cinecittà, aveva fatto richiesta al Comune perché mettesse a disposizione un mezzo adeguato alle esigenze della piccola non deambulante.
L’ufficio comunale preposto aveva garantito l’invio di un mezzo attrezzato con pedana sul quale far salire Chiara. Ma la mattina della gita, davanti alla scuola, è arrivato un pulmino per la classe e un mezzo differente, attrezzato, su cui avrebbe invece viaggiato la bambina. “Non posso descrivere l’umiliazione che ho provato” ha raccontanto la mamma di Chiara “Ancora una volta davanti a tutti i bambini veniva sottolineato che mia figlia era diversa e non poteva stare con loro”.
Inutile il tentativo di far salire ugualmente la bambina a bordo del pulmino. Dopo quattrocento metri di tragitto, l’autista ha fermato l’autobus e invitato Chiara a scendere per disposizioni superiori. Chiara ha seguito il pulmino con a bordo la sua classe dalla macchina della mamma. Ma la madre non ci sta e chiede giustizia: “Sul foglio di adesione del Comune non si specificava che si trattava di un mezzo diverso da quello dove salivano tutti gli altri, quindi tutti noi abbiamo pensato che avrebbero mandato un pullman con pedana”.
Immediata la risposta del Comune. Laura Pernice, responsabile del servizio all’ufficio “Città come scuola” del Campidoglio, giustifica il triste episodio sostenendo che: “Il Comune ha pensato al trasporto dei bambini non deambulanti in questo modo per poter risparmiare”. L’ufficio precisa inoltre che il mezzo messo a disposizione della bambina era un pulmino a 9 posti e che delle maestre o altri bambini avrebbero potuto salire con la bambina per farle compagnia. net1news
Tristezza…