16 magg – Sono 34 gli arresti eseguiti dai finanzieri del nucleo di polizia valutaria nell’ambito di un’inchiesta per riciclaggio coordinata dalla procura di Palermo. In manette è finito anche un magistrato, giudice amministrativo del Tar del Lazio e due carabinieri, oltre ad avvocati, commercialisti.
L’organizzazione criminale riciclava denaro in Italia e all’estero. Sono state eseguite 22 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 12 arresti domiciliari mentre sono state 85 le perquisizioni effettuate dalle Fiamme gialle.
Il giudice del Tar del Lazio e i due carabinieri, ”dietro la prospettiva di lauti compensi, fornivano il proprio apporto qualificato nella programmazione e nella realizzazione degli affari di cambio valuta di provenienza illecita”, precisano alla Guardia di Finanza. Numerosi i reati ipotizzati a carico dei responsabili: non solo associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalita’, finalizzata al riciclaggio di ingenti quantitativi di denaro in divisa estera e al commercio dell’oro, attraverso l’esercizio abusivo della professione di intermediario finanziaro con modalita’ tali da eludere il sistema della tracciabilita’ delle operazioni (aggirando il circuito bancario e consentendo di fatto l’immissione nei mercati di denaro contante), ma anche falsificazione, spendita e introduzione nello stato di monete falsificate, detenzione illegale di armi e munizionamento, truffa e violazioni alla disciplina del mercato dell’oro.
Fondamentale per la ricostruzione dei fatti e l’addebito delle singole responsabilita’, e’ stato l’impiego di un finanziere ‘sotto copertura’ che, infiltrato nelle diverse organizzazioni, ”ha partecipato alle trattative necessarie per concludere le operazioni di cambio, acquisendo cosi’ precisi elementi di prova”.
Le indagini hanno gia’ permesso di sequestrare valuta straniera (principalmente dollari Usa, Won nord-coreani e Franchi svizzeri), per un controvalore complessivo superiore a 11 milioni e mezzo di euro e di denunciare 93 persone. Le attivita’, eseguite dalle prime ore dell’alba dalle fiamme gialle del nucleo speciale di polizia valutaria di Roma e di altri 29 reparti della Guardia di Finanza, hanno interessato le province di Palermo, Roma, Torino, Aosta, La Spezia, Milano, Varese, Como, Verona, Vicenza, Padova, Modena, Firenze, Arezzo, L’Aquila, Frosinone, Benevento, Napoli, Crotone, Cosenza, Messina e Catania.