14 MAG – Nel nuovo piano anticrisi elaborato dal governo di centrodestra guidato da Pedro Passos Coelho – dopo il precedente, bocciato dalla Corte costituzionale – sono previsti anche il taglio di 30 mila dipendenti pubblici e l‘aumento di un’ora al giorno di lavoro.
La decisione del Governo portoghese, presa su indicazione della troika, di aumentare a 66 anni l’età pensionabile ha scatenato un’autentica richiesta di dimissioni da parte dei dipendenti pubblici portoghesi: rispetto allo scorso anno è stato registrato un aumento del 50 per cento delle domande (47.797).
Ma – come riporta oggi la Cassa generale dei pensionati (Cga) – a spingere verso la richiesta anticipata di pensione 50 mila dipendenti pubblici è la certezza di non poter più andare in pensione a 60 anni o a 65 (a seconda della contribuzione).
I provvedimenti dovrebbero entrare in vigore entro il 2013, ma gli effetti, tra i quali una riduzione del rateo pensionistico, non riguarderebbero coloro che hanno presentato la domanda nel 2012.
Lo scorso anno andarono in pensione in 20.734, un numero inferiore del 12,2% al dato del 2011. Di questi, circa 21.000 sono appartenenti alle forze militari, dove la crescita di nuovi pensionati è stata dell’80,4%.
Secondo il documento, alla fine dello scorso anno, il 70% delle pensioni erogate dal CGA aveva valori inferiori ai mille euro e il 27,3% tra i mille e i 2.000 euro e solo il 2,7% superava questa cifra. (ANSAmed).