14 magg – Oggi ha l’immagine di una donna dura, decisa, capace di farsi strada in politica, a New York. Ma Christine Quinn, attuale speaker del Consiglio cittadino, candidata a sindaco di New York, ha lottato in passato contro l’alcolismo e la bulimia. E’ stata Quinn a chiamare il New York Times per raccontare la sua storia, che oggi porterà nelle aule del Barnard College, e di cui ha parlato anche nella biografia che sarà pubblicata il prossimo mese.
Quinn, 46 anni, democratica e omosessuale, potrebbe essere il primo sindaco donna della Grande Mela. Il suo appeal potrebbe essere vincente soprattutto con le elettrici, che ne apprezzano la capacità di affermarsi nonostante le difficoltà incontrate come donna e omosessuale.
Donne che non potranno rimanere indifferenti di fronte al racconto della sua adolescenza, da cui parte il New York Times: quando aveva 16 anni, lo stress provocato dalla malattia della madre, che stava morendo di cancro al seno, la portò a soffrire di bulimia. Nello stesso periodo, cominciò a passare le serate a sbronzarsi. Finché entrò in un centro di riabilitazione della Florida a 26 anni.
“Voglio solo dire alla gente che si può uscire dalle difficoltà; spero che possa vederlo in quella che è stata la mia vita e nella direzione che ha preso” ha detto la candidata a succedere a Michael Bloomberg, aggiungendo che bisogna smettere di “tenersi dentro le cose, perché non è salutare”.
Quinn, per esperti e sondaggisti, è la favorita per le prossime elezioni di novembre, quando New York dovrà scegliere il nuovo sindaco, finita dopo 12 anni l’era Bloomberg.