13 magg – – «3.140.000 euro. Ecco quanto l’Asl di Grosseto ha speso nel 2012 per l’assistenza sanitaria degli stranieri senza permesso di soggiorno». È la denuncia del consigliere regionale del gruppo Più Toscana e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, che fa il punto sull’incidenza degli immigrati irregolari sul bilancio dell’Asl grossetana.
«Di questa cifra – spiega – 1.400.000 euro riguardano prestazioni ambulatoriali mentre più di 1.728.000 euro sono stati spesi nei 947 ricoveri degli irregolari. Si tratta di cifre rilevanti – spiega – soprattutto se confrontate con il budget 2013 destinato ai grossetani che necessitano di cure all’estero che ammonta a poco più di 118.000 euro. Cure, queste, previste dal decreto ministeriale del 1 dicembre 2000 che offre la possibilità ai cittadini di vedere rimborsate le proprie cure nel caso in cui esse non possano essere ottenute in Italia.
A queste persone sarà destinato una cifra irrisoria rispetto a quanto speso per l’assistenza ai cosiddetti Stp (Stranieri Temporaneamente Presenti), cioè persone senza permesso di soggiorno a cui vengono erogate prestazioni sanitarie finanziate con i soldi dei contribuenti.
Si tratta di una spesa dovuta per l’Asl – continua – della quale paga le conseguenze insieme ai cittadini che si vedono privati di più di 3.000.000 di euro che avrebbero potuto essere reinvestiti dall’azienda sanitaria per il rimborso di cure all’estero, nel potenziamento delle liste d’attesa e nella copertura del turn-over. È da valutare inoltre se cifre del genere non ci parlino di una sorta di immigrazione clandestina a fini sanitari.
L’assistenza agli Stp è da considerarsi una grande conquista per affrontare situazioni momentanee – conclude –, ma oggi i numeri ci parlano di cifre da assistenza cronica, che, in un momento di tagli e soppressione dei servizi del sistema sanitario toscano non fanno altro che nuocere ai grossetani». centrostudipiutoscana