Vietti (Csm): giudici baluardo legalità. Chi parla di pacificazioe non appicchi incendi.

vietti_bruniIl vicepresidente del Csm (nella foto con un impiegata) in un’intervista critica la presenza del ministro dell’Interno Alfano nella manifestazione di ieri a Brescia. Michele Vietti a Repubblica: “In un Paese in cui imperversano la criminalità organizzata e quella comune – afferma Vietti – che è ai primi posti nel mondo per la corruzione pubblica e privata, che registra ogni sorta di violenza sulle donne e in cui la crisi incrementa i reati economici, la magistratura rappresenta un baluardo a difesa della legalità che tutti devono non solo rispettare, ma apprezzare e difendere”.

Da qui la preoccupazione per la manifestazione di ieri del Pdl con gli attacchi di Berlusconi alla magistratura. Oggi “tutti parlano di pacificazione” – osserva Vietti – ma “per farla sul serio bisogna evitare di appiccare incendi”.

“La giustizia – aggiunge – non è materia da stadio” e invece “è passata l’idea che si chiamino a raccolta i fan per protestare contro un potere dello Stato. E questo non è accettabile”. Anche perché “questo Paese ha bisogno di fidarsi dei suoi magistrati”. In ogni caso, a chi ha ipotizzato che i togati del Csm dovessero dimettersi Vietti risponde: “manteniamo i nervi saldi, non si potrà impedire al Csm di esercitare il suo ruolo di tutela dell’onore dei magistrati”.

Diretta anche la critica alla presenza del ministro dell’Interno Angelino Alfano a Brescia ieri: “personalmente penso che i ministri di un governo che si regge su un equilibrio politico così delicato, più stanno alla larga dalle manifestazioni di qualunque natura e in particolare da quelle ‘divisive’, più contribuiscono alla stabilità”.

Pensieri e posizioni che il Quirinale sposa appieno: sull’accresciuto ruolo della Magistratura a difesa della legalità dinanzi all’acuirsi di molteplici fenomeni criminosi, e sulla necessità quindi di rispettare, apprezzare e difendere tale ruolo, ha detto parole chiare il Vice Presidente del CSM e in esse ovviamente si riconosce anche il Presidente della Repubblica.

E in serata, aprendo i lavori del ‘ritiro’ del governo il premier Letta ha comunicato quanto concordato con il vice premier Angelino Alfano: da qui alle elezioni amministrative i membri del governo non parteciperanno a manifestazioni elettorali nè a dibattiti radio-televisivi “che non siano incentrati sull’attività di governo”.