Zichichi boccia Crocetta e la sua rivoluzione mancata

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9 mag. – La rivoluzione annunciata da Crocetta nell’ambito dei beni culturali non c e’ stata affatto”. Cosi’ il fisico Antonino Zichichi, da ex assessore ai Beni culturali della Sicilia, commenta la gestione della cultura da parte del governo dell’Isola guidato da Rosario Crocetta. A poche ore dalla bocciatura da parte del commissario dello stato Carmelo Aronica di 21 articoli della finanziaria regionale, tra cui la cosiddetta tabella H che prevedeva finanziamenti a pioggia solo per alcuni enti escludendo invece altri piu’ celebri, Zichichi dice all’AGI: “Alla tabella H non sono stati applicati quei principi che la giunta aveva approvato. Andava fatta una selezione altamente scientifica per incoraggiare chi aveva meriti e non dare una lira invece a chi faceva solo chiacchiere. Ma non e’ stato fatto niente di tutto questo”.

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Zichichi parla di “occasioni perdute dal governo siciliano”, come la mancata approvazione della sua proposta di “fare dell’Etna, dichiarato patrimonio dell’umanita’, il primo polo della nuova rete sismico-vulcanologica mondiale“. E sulla sua uscita dalla giunta sottolinea: “Non mi ha cacciato nessuno me ne sono andato io e lo ho fatto nel momento in cui ho capito che per passare dalle progettazioni ai fatti c’era una grossa difficolta’. A me non piacciono le chiacchiere, ma i progetti.

Come ha detto Franco Battiato, io e lui eravamo due corpi estranei“.

Il fisico rivendica poi la paternita’ del regolamento che blocca i prestiti e le trasferte dei patrimoni artistici siciliani, varato dall esecutivo regionale. “E’ una mia iniziativa e non del nuovo assessore (Mariarita Sgarlata, ndr)”, precisa Zichichi, che continua: “La prima cosa che ho fatto all’indomani della mia nomina e’ stata quella di riunire tutti i direttori dei musei e delle aree archeologiche della Sicilia per dettare la nuova linea, quella cioe’ di non prestare piu’ a nessuno i beni culturali siciliani, senza alcuna eccezione”. Zichichi preannuncia che raccogliera’ in un libro “i 12 progetti che ho fatto nei 3 mesi in cui sono stato assessore, cosi’ altri non potranno dire di averli fatti loro.
Dimostrero’ -conclude- che non e’ vero che non ho fatto niente alla Regione come qualcuno ha detto”. (AGI) .