8 magg . Tre attacchi di lupi, e di cani randagi ibridi, la notte scorsa in Maremma, hanno causato la «strage» di un gregge di pecore e agnelli nella campagna a sud di Grosseto, vicino alla città. La denuncia è della Confederazione italiana agricoltori (Cia). L’episodio è avvenuto ai danni di un allevamento già colpito più volte negli ultimi due mesi.
«Quello che mi sono trovato di fronte è stato raccapricciante – dice Enrico Rabazzi presidente della Cia grossetana – C’era sangue ovunque: tre pecore e due agnellini sono stati sbranati, altri 7-8 animali dispersi, due pecore e un agnello in fin di vita. In due mesi l’azienda, proprio alle porte della città, ha perso oltre 70 capi: 49 pecore finirono in un burrone braccate dai predatori. Gli animali per queste aziende sono il lavoro e il pane. Oltre alla crisi, gli allevatori devono subire continue perdite a causa dei predatori e come se non bastasse devono fronteggiare gli attacchi degli ambientalisti fondamentalisti (perchè i veri ambientalisti sono gli allevatori) che li trattano da assassini».
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