Livorno, 5 mag. – “L’assassinio di Ilaria Leone poteva essere evitato”. E’ quanto sostengono gli avvocati di fiducia della famiglia Leone-Cariano, Nicodemo Gentile ed Antonio Cozza sul delitto di Livorno per il quale e’ stato fermato il senegalese 33enne Ablaye Ndoye. “L’omicidio di Ilaria era evitabile, perche’ generato dalla malata ed inapplicata procedura riguardate l’espulsione degli irregolari”, riferiscono gli avvocati.
“La famiglia – proseguono – pur ringraziando tutte le autorita’ che con celerita’, serieta’ e competenza si stanno occupando del caso, chiede con forza e determinazione al ministro dell’Interno, al questore e prefetto di Livorno, di conoscere le reali ragioni per le quali non si e’ data effettivita’ ai decreti di espulsione. Contrariamente ad alcune descrizioni distorte – sottolineano Gentile e Cozza – Ilaria era generosa, vera, solare e lavoratrice, come tutta la famiglia di appartenenza; una giovane che crescendo viveva con curiosita’ le sue esperienze, come succede a migliaia e migliaia di ragazzi italiani.
Amareggia e sconvolge, invece, i familiari, il fatto che il presunto omicida – dicono ancora gli avvocati – sia uno spacciatore, noto alle forze dell’ordine, violento, perche’ con precedenti penali specifici, per reati commessi anche nella piccola comunita’ toscana, irregolare in quanto destinatario nel tempo di plurimi decreti di espulsione, ancora una volta mai eseguiti, che gli hanno permesso di delinquere, sotto gli occhi di tutti, nonostante il suo status”.