Offagna (Ancona), 4 maggio 2013 – I carabinieri hanno arrestato un 30enne albanese (B.T. le sue iniziali) per maltrattamenti in famiglia.
L’uomo, un operaio incensurato residente ad Offagna, è ricoverato da marzo nel reparto di psichiatria per aver accoltellato la moglie, madre di una bimba di 2 anni. Ma le vessazioni andavano avanti da 5 anni: la donna completamente segregata, succube del marito geloso, è stata vittima di violenze psicofisiche e continue aggressioni verbali e fisiche a partire dal 2008. I militari temevano che tutto ciò potesse sfociare in un femminicidio.
Il gip di Ancona ha accolto questa ricostruzioni, risultante dalle indagini dei carabinieri, e ha disposto la custodia cautelare in carcere, ritenendo il trentenne albanese socialmente pericoloso.
L’uomo, già seguito dai servizi sociali e piantonato dalla polizia penitenziaria, è accusato di atti persecutori, sequestro di persona, lesioni personali, minaccia aggravata, violenza privata e maltrattamenti in famiglia. Lunedì dovrebbe essere depositata la relazione di uno psichiatra sulle sue attuali condizioni per poi decidere l’eventuale trasferimento in un’altra struttura. (il giorno)