TREVISO, 2 magg – Senza lavoro e depresso, si è tolto la vita proprio nell’antivigilia della festa dei lavoratori. La vittima è Livio Ceccato, 31 anni, di Asolo (Treviso). Per il gesto estremo, anche questa una scelta che appare simbolica, si è recato nel capannone della ditta Costruzioni Dussin di via Ca’ Giupponi, dove aveva prestato servizio fino a un anno fa.
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Lunedì sera i dipendenti dell’impresa, rientrando dal turno di lavoro, hanno scoperto il corpo del giovane che penzolava dal porticato di accesso al capannone. Il tempo di avvicinarsi alla sagoma è stato sufficiente per capire che quell’uomo era Livio e che non c’era più alcuna possibilità di salvarlo.
Una volta deposto a terra, il cadavere è stato trasportato all’obitorio dell’ospedale di Montebelluna in attesa del nulla osta per il funerale che verrà celebrato a Villa d’Asolo. La sepoltura dovrebbe invece avvenire nel cimitero di Sant’Apollinare. Livio Ceccato lascia i genitori anziani, con i quali condivideva la casa di via Ca’ Falier, e due sorelle. […] (il gazzettino)