30 apr – L’hanno ritrovata dopo trentuno anni, cercando nei sotterranei del Palazzo di giustizia di Palermo. È vuota, hanno portato via tutto. Non c’è più niente dentro la borsa di pelle marrone di Carlo Alberto dalla Chiesa, il generale prefetto ucciso a Palermo il 3 settembre del 1982 a colpi di kalashnikov.
La sua borsa è vuota, come la scatola (vuota) recuperata qualche giorno dopo l’omicidio, nella cassaforte (vuota) della stanza da letto in prefettura. È tutto quello che ci hanno lasciato di quell’alto ufficiale mandato tre decenni fa allo sbaraglio dallo Stato in Sicilia “per sconfiggere la mafia”, una leggenda per generazioni di carabinieri, un uomo scomodo per gli alti comandi. Non c’è più nulla nella sua borsa, neanche un foglio bianco, neanche una penna. Hanno fatto sparire tutto. […] (repubblica)