29 apr. – “Dopo il gesto di disperazione armata a Palazzo Chigi c’e’ il pericolo di emulazione”. Il grido d’allarme viene da Paola Vinciguerra, psicologa, psicoterapeuta, Presidente dell’Eurodap, Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico. “L’uomo che ha sparato ieri a Palazzo Chigi ha le caratteristiche di cio’ che sta producendo la crisi economica – afferma Paola Vinciguerra – Uomini qualunque, senza piu’ speranza avvolti solo dalla sensazione di abbandono. Quando si perde il lavoro ci si puo’ sentire inutili, inadeguati, falliti. Tutto cio’ porta a compromettere anche le nostre relazioni familiari. E quando i due capi saldi della vita di un essere umano, vengono a mancare arriva la disperazione, che presto diventa chiusura e rabbia. Tutto cio’ puo’ portare alla depressione”.
“Depressione vuol dire paura, ansia, panico – aggiunge l’esperta anche responsabile dell’Uiap, Unita’ Italiana Attacchi di Panico, presso la Clinica Paideia di Roma – La paura porta all’aggressivita’.
Quindi ad atti aggressivi verso immagini simboliche o gesti simbolici che hanno obiettivi mirati. L’uomo che ha sparato davanti Palazzo Chigi ha detto che voleva colpire i politici, mirava a loro”.
“Viviamo in un periodo storico in cui la sensazione che prevale e’ quella di totale abbandono da parte delle Istituzioni – aggiunge la Vinciguerra – Il tutto e’ aggravato dall’assoluta mancanza di progettualita’ tesa ad una ripresa lavorativa, dalla continua pressione delle tassazioni, dall’aggressivita’ con cui si portano avanti le campagne elettorali non con programmi ma con continue denigrazioni dell’avversario. Tutto questo non fa che aumentare la paura e spegnere la speranza, ma puo’ anche scatenare la rabbia”.
PSICHIATRI, E’ ALLARME PARANOIA, ORMAI E’ UN VIRUS
“Vigilare e segnalare quelle mosse improntate ad una visione ‘paranoica’ della realta’ le cui conseguenze possono essere ancora piu’ pericolose di gesti violenti di singole persone”. A lanciare l’allarme e’ il presidente della Societa’ Italiana di Psichiatria, Claudio Mencacci. “Questo virus della paranoia – spiega – e’ gia’ in azione da tempo, circola nella nostra vita, amplifica la diffidenza dello Stato sui comuni cittadini che a loro volta ricambiano diffidenza e sospetto. E qualche volta con violenza. Ma la Storia ci ha tragicamente insegnato che il passaggio, a volte indolore, dallo stato di diritto a quello paranoico, non e’ improbabile. Bisogna tenere lo sguardo vigile: l’atteggiamentoviolento di un singolo puo’, in un momento di crisi come l’attuale, essere imitato facilmente”.
Sono forti i segnali di perturbazione che provengono da questa atmosfera, da questa incontinenza emotiva che travolge ogni dibattito e che conduce da un lato all’allontanamento dei cittadini dalla politica, dall’altro all’aumento della violenza che quando si insinua nel gruppo aumenta in modo esponenziale l’aggressivita’ del singolo individuo, come il gesto compiuto domenica davanti a Montecitorio. “La diffidenza, il sospetto, la rissosita’ che permea il dibattito di questi tempi, la difficolta’ del dialogo che non si traduca in un alterco o in un pubblico dileggio, ma soprattutto la forte crisi economica che troppi cittadini stanno vivendo sulla propria pellesenza vedere a breve spiragli di luce – spiega il presidente della SIP – dimostrano quanto gli aspetti, appunto paranoicali, siano presenti e operanti nel tessuto sociale attuale.
Ma senza ascolto,comprensione e un po’ di fiducia anche nel nuovo Governo, non puo’ esserci riparazione e superamento della crisi. Non si tratta quindi di applicare la politica alla psichiatria, ma la psichiatria alla politica, di mettere il suo sapere al servizio della polis. “Negli ultimi mesi – conclude il presidente Mencacci – molti editorialisti ed esponenti di partito hanno citato la psichiatria preoccupandosi dei problemi di salute mentale dei cittadini italiani: chiamati in causa non possiamo che esprimere una grande preoccupazione per lo “stato psichico” del nostro Paese, sempre piu’ contagiato da una venatura paranoica. Da qui l’appello al neo Ministro della Salute ad essere attento a questa parte di ‘salute’ che spesso viene dimenticata. agi