Sparatoria Palazzo Chigi: Preiti è accusato di tentato omicidio. “Voleva colpire i politici”.

GIUSEPPE GIANGRANDE 262429_10152805957795171_320270087_nRoma, 29 apr.- Le accuse contestate a Luigi Preiti, l’uomo che ha sparato ieri davanti a palazzo Chigi ferendo due carabinieri, sono tentato omicidio e detenzione abusiva di arma da fuoco. Preiti “ha confessato tutto, ha ammesso di aver sparato e ha detto che la sua intenzione era quella di sparare ai politici”: a riferirlo è stato il procuratore aggiunto della Repubblica Pierfilippo Laviani.

“Non ho niente da dire, so solo che siamo rimasti paralizzati. Non sappiamo che cosa sia successo per scatenare una cosa del genere”, così il fratello di Luigi Preiti, Arcangelo. L’attentatore è separato dal 2010. Un anno dopo ha perso il lavoro ed è tornato a vivere con i genitori in Calabria, ha detto il fratello che ha smentito debiti da gioco. “Non credo” li avesse, “non mi risultano debiti da gioco”.

Mio fratello, ha proseguito, “non lo vedo e non lo sento da agosto del 2012, da quando sono tornato su dalla ferie. Io sentivo mia madre” e lei mi dava sue notizie, mi diceva che stava bene. “Non sappiamo cosa sia successo, ribadisco la mia solidarietà e quella della mia famiglia all’arma dei carabinieri, ai feriti. Ci dispiace immensamente, chiediamo scusa a tutta l’Italia”. Da quando è successo sono rimasto al telefono a lungo, “ho passato tre ore e mezzo in caserma, non è da noi vivere queste cose qua, brutte brutte brutte”, ha proseguito il fratello di Preiti. Con noi, ha concluso il fratello, Non ha mai parlato di politica. Non so che cosa gli sia successo questa mattina”.

Incensurato, senza porto d’armi, l’uomo 49enne, di origini calabresi, faceva il muratore ma “aveva dei problemi, si era separato dalla moglie e aveva perso il lavoro”, ha aggiunto il procuratore lasciando il nosocomio romano.

Il suo è stato probabilmente un gesto isolato dettato dall’esasperazione che lo ha portato a sparare proprio mentre il governo Letta giurava al Quirinale. Uno dei due carabinieri colpiti è in prognosi riservata e il proiettile gli ha provocato una lesione alla colonna vertebrale. L’uomo, 49 anni, è disoccupato secondo quanto ha riferito il neoministro dell’Interno Angelino Alfano, secondo cui si tratta comunque di un gesto isolato e “la situazione dell’ordine pubblico nel paese anche da verifiche da me fatte con le forze dell’ordine non desta preoccupazione”.

Preiti scendeva da Piazza Montecitorio in direzione di piazza Colonna quando ha sparato contro i due carabinieri davanti alla camionetta ferma all’angolo del palazzo che ospita Il Tempo che divide piazza Montecitorio e piazza Colonna. L’uomo ha estratto all’improvviso la pistola e ha sparato proprio all’indirizzo dei due militari ad altezza d’uomo. Immediato il fuggi fuggi generale tra la folla spaventata che passeggiava in piazza Colonna. La pistola usata, una 7.65, forse è stata acquistata al mercato nero dall’uomo che, incensurato, non ha porto d’armi. La pistola infatti ha la matricola abrasa e il modello di piccolo calibro è quello comunemente usato, data la sua scarsa potenza di fuoco, dai rapinatori e non dai killer. 

(TMNews)

Foto: il Carabiniere Giuseppe Giangrande