La Fondazione Anna Lindh promuove la conoscenza, il rispetto reciproco e il dialogo interculturale fra le popolazioni della regione euro-mediterranea, lavorando tramite una rete di oltre tremila organizzazioni della societa’ civile nei 43 Paesi dell’Unione per il Mediterraneo. Il suo bilancio e’ co-finanziato dall’Ue (7 milioni di euro) e dagli Stati membri dell’Ue (6 milioni di euro).
29 APR – Come sostenere i giornalisti di fronte alle sfide attuali? Come stanno cambiando i mezzi di informazione in mezzo alle crisi e le transizioni nella regione del Mediterraneo? Queste sono alcune delle questioni al centro della conferenza su “Media e relazioni interculturali nella regione euro-mediterranea” organizzata dalla Fondazione Anna Lindh venerdi’ 3 maggio al teatro della biblioteca Chester Beatty, nei giardini del Castello di Dublino, in Irlanda. L’evento, in occasione della Giornata mondiale della liberta’ di stampa, riferisce il sito web di Enpi (www.enpi-info.eu), concentrera’ il dibattito su come aiutare i giornalisti ad affrontare le sfide del nuovo panorama sociale, culturale e politico che sta emergendo nella regione. L’incontro presentera’ anche una piattaforma di azione della Fondazione Anna Lindh per sostenere lo slancio scaturito dal forum tenuto lo scorso aprile a Marsiglia, presentando ufficialmente le prime conclusioni della riunione. David Gardner (Financial Times) sara’ incaricato di aprire la riunione con un discorso sulla liberta’ di stampa e Paul Gillespie, capo-redattore di Irish Times, annuncera’ il lancio regionale dello “Euro-Med Mapping Exercise” preparato insieme al ricercatore Rasha Abdulla della American University del Cairo.
La Fondazione Anna Lindh promuove la conoscenza, il rispetto reciproco e il dialogo interculturale fra le popolazioni della regione euro-mediterranea, lavorando tramite una rete di oltre tremila organizzazioni della societa’ civile nei 43 Paesi dell’Unione per il Mediterraneo. Il suo bilancio e’ co-finanziato dall’Ue (7 milioni di euro) e dagli Stati membri dell’Ue (6 milioni di euro).(ANSAmed).
13 mln… Niente male. Ma qualcuno ha chiesto in giro a noi italiani se siamo d’accordo?