Pesaro, 27 apr. – I Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Pesaro hanno individuato e tratto in stato di fermo uno dei due albanesi ritenuti responsabili dell’aggressione, avvenuta il 16 aprile scorso, ai danni di Lucia Annibali, colpita al volto con il vetriolo. I carabinieri, nella stessa notte dell’aggressione, lo hanno arrestato come mandante del ferimento Luca Varani, collega della vittima, con la quale aveva avuto una relazione.
Secondo l’accusa, l’uomo non si sarebbe rassegnato alla fine della storia e la volonta’ della donna di non aprire piu’ alcuna storia sarebbe diventata una vera e propria ossessione.
Lo sviluppo delle indagini, guidate dal Procuratore della Repubblica di Pesaro, Manfredi Palumbo, e dal sostituto, Monica Garulli, ha portato i Carabinieri ad individuare i due sicari albanesi, che secondo l’ipotesi investigativa, dietro compenso di denaro, si sarebbero materialmente resi autori del feroce agguato. Il primo e’ da oggi in stato di fermo: Precetaj Altistin, 28 anni, pregiudicato di Scutari. I militari lo hanno localizzato, dopo una lunga caccia all’uomo, in un casolare delle Marche: era in attesa di scappare all’estero.
L’autorita’ giudiziaria ha convalidato il suo fermo, disponendo la sua custodia in un carcere diverso da quello in cui e’ rinchiuso Varani. L’albanese e’ stato ‘inchiodato’ da alcune immagini di una telecamera di sicurezza, pochi minuti prima di entrare in azione in via Rossi, dove abita l’avvocatessa aggredita.
L’uomo era in compagnia di un connazionale, ritenuto complice materiale dell’azione criminale. I carabinieri sono sulle tracce di un terzo criminale, ritenuto il piu’ pericoloso: porti, aeroporti e servizi di polizia stradale sono in possesso delle sue foto segnaletiche, anche se non si esclude che possa essere gia’ fuggito all’estero. agi